Rubriche
tratto dal n.11 - 2007


GIUBILEO DI LOURDES

Undici febbraio 1858


La Grotta di Lourdes

La Grotta di Lourdes

A centocinquant’anni dalle apparizioni della Beata Vergine Maria a Lourdes, Benedetto XVI ha disposto una speciale indulgenza plenaria. Questo il testo della Penitenzieria apostolica: «In occasione del centocinquantesimo anniversario della manifestazione della Beata Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, vicino a Lourdes, è quotidianamente concessa l’indulgenza plenaria ai fedeli che, dal giorno 8 dicembre 2007 fino al giorno 8 dicembre 2008, piamente e alle condizioni stabilite, visiteranno la Grotta di Massabielle, e, dal 2 all’11 febbraio 2008, visiteranno, in qualsiasi tempio, oratorio, grotta, o luogo decoroso, l’immagine benedetta della Beata Vergine Maria di Lourdes solennemente esposta alla pubblica venerazione».




CHIESA

Zaccheo, l’incontro con Gesù e la morale cristiana


ICristo parla con Zaccheo sull’albero/I, Evangelario 
di Brandeburgo

ICristo parla con Zaccheo sull’albero/I, Evangelario di Brandeburgo

Il 27 novembre Barbara Spinelli ha firmato un interessante articolo-inchiesta su La Stampa, dal titolo: Il grande inverno della Chiesa. Nel testo la giornalista interpella un sacerdote romano, che confida: «“La mia stella polare è la figura di Zaccheo, in Luca 19, 1-10: il ricco esattore delle tasse che s’arrampica su un sicomoro solo per vedere com’è fatto questo Gesù di cui si dicono tante cose in giro. Solo quando Gesù lo riconosce, lo interpella, lo visita nella sua casa, Zaccheo capisce che dall’incontro nascerà anche un nuovo modo d’agire, un’etica [...]”. È l’incontro a generare la morale cristiana e non viceversa, mi dice il sacerdote: l’incontro di Gesù con l’ultimo, il povero o il ricco esattore». Interessante anche un passaggio precedente: «La stessa parola valori è scabrosa, e quel che dice il giurista Gustavo Zagrebelsky fa meditare: i valori ci stanno davanti, possono condurre a giustificare qualunque mezzo per raggiungerli. Meglio “principi”: che stanno alle nostre spalle, all’origine del nostro agire, e lo determinano, orientano e limitano».





La Basilica dedicata a san Cromazio, ad Aquileia (Ud)

La Basilica dedicata a san Cromazio, ad Aquileia (Ud)

Papa
San Cromazio, la vittoria del Signore e l’Avvento

Riportiamo la conclusione della catechesi di papa Benedetto XVI di mercoledì 5 dicembre, dedicata a san Cromazio vescovo di Aquileia: «Raccogliamo infine, a conclusione di queste riflessioni, un’esortazione di Cromazio, ancor oggi perfettamente valida: “Preghiamo il Signore con tutto il cuore e con tutta la fede” raccomanda il vescovo di Aquileia in un suo Sermone , “preghiamolo di liberarci da ogni incursione dei nemici, da ogni timore degli avversari. Non guardi i nostri meriti, ma la Sua misericordia, lui che anche in passato si degnò di liberare i figli di Israele non per i loro meriti, ma per la sua misericordia. Ci protegga con il solito amore misericordioso, e operi per noi ciò che il santo Mosè disse ai figli d’Israele: ‘Il Signore combatterà in vostra difesa, e voi starete in silenzio’. È lui che combatte, è lui che riporta la vittoria... E affinché si degni di farlo, dobbiamo pregare il più possibile. Egli stesso infatti dice per bocca del profeta: ‘Invocami nel giorno della tribolazione; io ti libererò, e tu mi darai gloria’” (Sermo XVI: Scrittori dell’area santambrosiana 3/1, pp. 100-102). Così, proprio all’inizio del tempo di Avvento, san Cromazio ci ricorda che l’Avvento è tempo di preghiera, in cui occorre entrare in contatto con Dio. Dio ci conosce, conosce me, conosce ognuno di noi, mi vuol bene, non mi abbandona. Andiamo avanti con questa fiducia nel tempo liturgico appena iniziato».


Chiesa/1
Reale: il cristianesimo è l’incontro con una Persona

«La filosofia è la ricerca della verità. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice: “Io sono la via, la verità e la vita”. La via: anche l’essere cristiano non si esaurisce nel momento, è una ricerca continua perché significa l’incontro con una Persona. L’errore più grande è fare del cristianesimo una dottrina etica sistematica». Così il filosofo Giovanni Reale in un’intervista, apparsa sul Corriere della Sera del 1° dicembre, a commento dell’enciclica Spe salvi di Benedetto XVI.

Chiesa/2
Brague: nell’enciclica due o tre perle straordinarie

«Anche lui ha letto la Spe salvi, e dice di avervi trovato “due o tre perle straordinarie”». «Lui» è il professor Rémi Brague, studioso e docente di Filosofia medievale alla Sorbona di Parigi, intervistato lo scorso 14 dicembre dal quotidiano Il Foglio; le «perle» che ha scoperto nell’enciclica di Benedetto XVI sono «la lettera di sant’Agostino a Proba e la citazione di Bernardo di Chiaravalle, “Dio è impassibile, ma conosce la compassione”. Ma l’aspetto che più l’ha colpito», si legge ancora nell’articolo, «è l’idea che la tecnica potrebbe essere una fonte di salvezza, e non solo di miglioramento della condizione umana, e soprattutto l’ha colpito l’attualità bruciante della speranza, che prima dell’incontro con Cristo non esisteva, come spiega san Paolo nella Lettera agli Efesini».
Interessante, nel prosieguo dell'intervista, anche l’accenno di Brague ai “valori”: «Parlare di valori è già sintomo di crisi. Mi sconcerta il modo in cui da una decina d’anni il tema abbia invaso il discorso cattolico. Significa che siamo noi a porre i valori, siamo noi a considerare qualcosa un valore. E invece si tratta di un bene, che è tale per tutti. Non si può parlare di valori cristiani, come se per i non cristiani non valessero. Piuttosto è meglio parlare di bene».


Chiesa/3
Gian Enrico Rusconi: il peccato originale dimenticato

Su la Repubblica del 7 dicembre è apparso un articolo, a firma Gian Enrico Rusconi, del quale riportiamo un passaggio: «L’approccio etico-religioso oggi dominante [da parte di ecclesiastici, ndr] mantiene sfocati (o semplicemente non detti) i riferimenti ai grandi dogmi teologici della colpa originale, della redenzione, della salvezza che storicamente sono (stati) tutt’uno con la dottrina morale della Chiesa. Oggi questi temi teologici sono diventati quasi incomunicabili a un pubblico religiosamente de-culturalizzato. La dottrina millenaria della “natura decaduta con il peccato”, che ha sostenuto teologicamente le indicazioni morali tradizionali, viene tacitamente dichiarata obsoleta senza convincenti spiegazioni».


Sacro Collegio
La morte del cardinale Stickler

Il 12 dicembre si è spento a Roma il cardinale Alfons Maria Stickler, archivista e bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa. Stickler, salesiano, con i suoi 97 anni era il più anziano tra i membri del Sacro Collegio. Dopo la sua morte i cardinali sono 200, di cui 120 elettori. Il più anziano rimane il benedettino tedesco Paul Augustin Mayer, 96 anni.


Medio Oriente/1
Olmert: o due Stati o l’apartheid

«Se dovesse naufragare la soluzione “due-popoli per due-Stati”, verrà il giorno in cui ci troveremo in mezzo a una guerra per l’uguaglianza dei diritti di stile sudafricano e a quel punto Israele scomparirà». Così il premier israeliano Ehud Olmert, in un’intervista al quotidiano Haaretz, rilasciata dopo il vertice di Annapolis, al quale, oltre a Israele e Palestina, hanno aderito anche Siria e Arabia Saudita, nel tentativo di cercare una soluzione ai problemi del Medio Oriente. L’intervista è stata riportata, in Italia, da La Stampa del 30 novembre.


Medio Oriente/2
Elie Wiesel, la pace con la Germania e con la Palestina

«Ai palestinesi dico: Israele mantiene le sue promesse, lo dimostra la pace con l’Egitto che ha garantito i comuni confini. Agli israeliani: se avete fatto la pace con la Germania, potete farla anche con i cugini palestinesi». Così Elie Wiesel, premio Nobel e sopravvissuto ad Auschwitz, sul Corriere della Sera del 28 novembre.


Russia
Evtushenko, la Russia e le basi americane

«Le basi militari americane spuntano come funghi nei Paesi ex satelliti dell’Urss, e perfino in quelli che un tempo facevano parte dell’Unione Sovietica. Il nostro giardino di casa è infestato dalle armi americane e si parla di dispiegarne sempre di più. In fin dei conti la Russia, oggi come oggi, non ha basi militari in nessun Paese del mondo, ma deve fare i conti con quelle altrui piazzate dietro l’angolo. E c’è di più: i Paesi occidentali continuano a fare la lezione a Mosca, ogni incontro al vertice è occasione per sottolineare che la Russia non è abbastanza democratica. Ma poi, da che pulpito viene la predica. Ditemi voi il nome di un Paese che sia un vero esempio di democrazia, un modello di cui da cittadino del mondo io possa andare fiero. Che ognuno riconosca le sue colpe, per ricominciare. In queste condizioni, mi permetto una licenza poetica: se Andrej Sakharov fosse oggi il presidente della Russia non potrebbe ignorare, nemmeno lui, un tale contesto». Così il grande poeta Evghenij Evtushenko in un’intervista apparsa su la Repubblica del 3 dicembre, sulle recenti elezioni in Russia.


Usa
Per il guru dei neoconservatori l’attacco all’Iran è un’opzione scaduta

«Comunque si giudichino le conclusioni del National Intelligence Estimate (Nie), per cui l’Iran avrebbe interrotto il suo programma di armi nucleari nel 2003 – e svariati punti del rapporto sono tutti da chiarire –, i loro risvolti pratici sono indiscutibili. L’amministrazione Bush non potrà intraprendere un’azione militare contro l’Iran in questi ultimi mesi del suo mandato, né minacciare di farlo salvaguardando la sua credibilità, se non in risposta a un’iniziativa iraniana eccezionalmente provocatoria. La via dell’attacco militare contro presunti impianti nucleari iraniani è sempre stata molto rischiosa. Per l’amministrazione Bush, quest’opzione è ormai scaduta». Questo l’incipit di un articolo apparso sul Corriere della Sera dell’8 dicembre, dal titolo: Trattare con Teheran? Meglio farlo subito, a firma di Robert Kagan, esponente di spicco dei neoconservatori Usa.


Curia
Nominati segretario e segretario aggiunto del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali

Il 30 novembre è stato nominato segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali monsignor Paul Tighe, del clero dell’arcidiocesi di Dublino, finora direttore del “Diocesan Office for Public Affairs”. Lo stesso giorno è stato nominato segretario aggiunto del medesimo dicastero monsignor Giuseppe Antonio Scotti, finora addetto presso la Sezione per gli Affari generali della Segreteria di Stato.


Germania
Reinhard Marx nominato arcivescovo di Monaco

Il 30 novembre è stato nominato arcivescovo metropolita di Monaco e Frisinga in Germania monsignor Reinhard Marx, finora vescovo di Treviri. Marx, 54 anni, originario dell’arcidiocesi di Paderborn è stato ordinato sacerdote nel 1979. Dal 1979 al 1981 è stato viceparroco ad Arolsen e dal 1981 al 1986 assistente ecclesiastico dell’Istituto sociale “Kommende” a Dortmund. Dal 1986 ha continuato gli studi presso l’Università di Bochum, ottenendo il dottorato in Teologia. Nel 1989 è stato nominato direttore del “Kommende”. È stato anche professore di Dottrina sociale della Chiesa alla Facoltà teologica di Paderborn. Nel 1996 è stato eletto vescovo ausiliare di Paderborn e nel dicembre 2001 è stato nominato vescovo di Treviri. In seno alla Conferenza episcopale tedesca è presidente della Commissione per le questioni pubbliche e sociali e vicepresidente della Commissione per la Chiesa nel mondo. È anche delegato nella Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), presidente della Commissione tedesca Iustitia et Pax e gran priore della Luogotenenza tedesca dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. È anche membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della pace.


Olanda
Eijk nominato arcivescovo di Utrecht

L’11 dicembre Willem Jacobus Eijk, 54 anni, dal 1999 vescovo di Groningen-Leeuwarden, è stato promosso arcivescovo metropolita di Utrecht. Eijk, ordinato sacerdote nel 1985 per la diocesi di Roermond, ha conseguito il dottorato in Medicina presso l’Università di Leiden e quello in Filosofia morale presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma. Nel 1990 ha ottenuto la licenza in Teologia morale presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia a Roma. Dal 1990 ha insegnato Teologia morale presso i seminari maggiori di Rolduc e di ’s-Hertogenbosch. Dal 1994 al 1995 è stato preside dell’Istituto “Mater Ecclesiae Domesticae” per studi sulla famiglia a Rolduc. Dal 1996 al 1999 è stato dapprima docente e poi professore di Teologia morale presso la Facoltà teologica di Lugano. Dal 1997 al 1999 è stato membro della Commissione teologica internazionale. È consigliere della Pontificia Accademia per la Vita.


Repubblica Democratica del Congo
Monsengwo Pasinya nominato arcivescovo di Kinshasa

Il 6 dicembre monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, 68 anni, è stato nominato arcivescovo di Kinshasa. Ordinato sacerdote nel 1963, nominato ausiliare di Kisangani nel 1980, Monsengwo Pasinya ne era diventato arcivescovo nel 1988. Dal 2004 è presidente della Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo.


Italia
Nuovi vescovi di Savona, La Spezia e Civita Castellana

Il 30 novembre è stato nominato vescovo di Savona-Noli monsignor Vittorio Lupi, del clero della diocesi di Ventimiglia-San Remo, di cui era vicario generale dal 1991. Lupi, 66 anni, originario di Ceriana (Im), è sacerdote dal 1964.
Il 6 dicembre è stato nominato vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato monsignor Francesco Moraglia, 54 anni, genovese, sacerdote dal 1977, docente di Teologia dogmatica e direttore dell’Istituto di Scienze religiose e dell’Ufficio cultura dell’arcidiocesi di Genova.
Il 10 dicembre monsignor Romano Rossi, 60 anni, originario di Montevarchi (Ar), è stato nominato vescovo di Civita Castellana. Rossi, ordinato sacerdote nel 1971 per la diocesi di Fiesole, dal 1990 è incardinato a Roma come parroco della parrocchia di Nostra Signora di Coromoto.


Città del Vaticano
Il professor Paolucci nominato direttore dei Musei

Il 4 dicembre è stato nominato direttore dei Musei vaticani il professor Antonio Paolucci, riminese, 68 anni. Laureatosi in Storia dell’arte con Roberto Longhi e specializzatosi con Francesco Arcangeli, Paolucci è entrato a 29 anni nella carriera direttiva dei Beni culturali dello Stato italiano. È stato soprintendente a Venezia, a Verona, direttore dell’Opificio delle Pietre dure, soprintendente per il Polo museale fiorentino e direttore generale dei Beni culturali per la Toscana. Dal gennaio del 1995 al maggio del 1996 ha ricoperto la carica di ministro per i Beni culturali nel governo presieduto da Lamberto Dini. Dopo il sisma del 1997 ha diretto, come commissario governativo, il cantiere di restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi. Attualmente ricopre la carica di presidente del Comitato scientifico per le mostre d’arte nelle Scuderie del Quirinale. È vicepresidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e consulente del sindaco per i musei civici di Firenze.
Sempre il 4 dicembre il predecessore di Paolucci alla guida dei Musei vaticani, Francesco Buranelli, è stato nominato segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e ispettore della Pontificia Commissione di Archeologia sacra.


Diplomazia/1
Nuovi nunzi in Nicaragua, Cile e Romania

Il 28 novembre è stato nominato nunzio apostolico in Nicaragua l’arcivescovo polacco Henryk Józef Nowacki, 61 anni, dal 2001 nunzio apostolico in Slovacchia.
Il 6 dicembre l’arcivescovo Giuseppe Pinto è stato nominato nunzio in Cile. Pinto, 55 anni, pugliese, dal dicembre 2001 era nunzio apostolico in Senegal. In precedenza aveva fatto parte della segreteria particolare dell’allora cardinale segretario di Stato Angelo Sodano.
Il 10 dicembre l’arcivescovo spagnolo Francisco-Javier Lozano, 64 anni, è stato nominato nunzio in Romania e Moldova. Dal 2003 era nunzio apostolico in Croazia. In precedenza era stato rappresentante pontificio in Tanzania (1994-1999), nella Repubblica Democratica del Congo (1999-2001) e capo dell’Ufficio informazione della prima Sezione della Segreteria di Stato (2001-2003).


Diplomazia/2
Nuovo rappresentante dell’Olp e nuovi ambasciatori presso la Santa Sede non residenti a Roma

Il 10 dicembre il Papa ha ricevuto in udienza Shawqi Jabriel Armali, nuovo direttore dell’Ufficio di rappresentanza dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina presso la Santa Sede.
Il 13 dicembre il Papa ha ricevuto le lettere credenziali di sette ambasciatori presso la Santa Sede che non risiedono a Roma. Si tratta dei rappresentanti dei seguenti Paesi: Thailandia (Chaiyong Satjipanon, 54 anni, residente a Berna), Seychelles (Alain Butler Payette, 50 anni, residente in patria), Namibia (Peter Hitjitevi Katjavivi, 66 anni, residente a Berlino), Gambia (Elizabeth Ya Eli Harding, 51 anni, residente a Londra), Suriname (Urmila Joella-Sewnundun, 39 anni, residente all’Aia), Singapore (Barry Desker, 60 anni, residente a Parigi), Kuwait (Suhail Khalil Shuhaiber, 63 anni, residente a Berna).


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