Lettere al direttore
LETTERE DAI MONASTERI
Benedettine del santissimo sacramento del monastero San
Giuseppe
Roma
Con la preghiera viviamo nella Chiesa e nel mondo
Roma, 15 novembre 2007
Illustrissimo senatore Giulio Andreotti,
è giunto finalmente il giorno in cui possiamo manifestarle la nostra più viva gratitudine per la tanto utile rivista 30Giorni.
Ringraziamo il buon Dio prima di tutto, che ci ha concesso, per mezzo di vostra eccellenza, di venire a conoscenza di tanti avvenimenti della Chiesa e del mondo, di cui alcune di noi non erano al corrente.
Così ci offre la possibilità di spaziare nella Chiesa e nel mondo politico con la preghiera, affinché il Signore ci doni il trionfo della Chiesa, la pace e una vera fraternità umana fra tutti i popoli. Che il buon Dio la conservi a lungo per il bene di tutti, per l’alta sapienza che il Signore le ha donato per il bene delle sue creature.
Di nuovo a lei i nostri più grati sentimenti, con l’assicurazione del nostro perenne ricordo nel buon Dio.
La madre e la comunità delle benedettine
del Santissimo Sacramento del monastero San Giuseppe
Compassioniste serve di maria del monastero Santa MarÍa
Celaya, Messico
Chi prega si salva è importante per la gente
Celaya, 8 settembre 2007
Illustre signor Giulio Andreotti,
innanzitutto le chiediamo scusa per il ritardo nel ringraziarla della sua attenzione nell’inviarci la rivista 30Días. Le siamo molto grate per questo efficace mezzo di comunicazione a livello ecclesiale-mondiale. Apprezziamo e gradiamo l’ampiezza delle notizie che lei in essa ci offre. Ci è molto utile per rinnovare lo slancio all’offerta, sempre più generosa, di noi stesse per il bene di tutta l’umanità; per conoscere le necessità dell’umanità di oggi e presentarle al Signore Gesù, come ha fatto la Vergine Madre, alla quale ci ispiriamo, con la fiducia che Lui interverrà nella storia di ciascuno dei suoi figli per darle senso.
Siamo una comunità di vita contemplativa di recente fondazione, inserita nell’ordine dei Servi di Maria. Siamo monache Serve di Maria e ci sentiamo particolarmente grate verso la sua patria perché da Roma giunsero le quattro monache che introdussero nella nostra terra la vita contemplativa secondo lo stile dei Servi di Maria. Da Roma e da altre parti d’Italia queste suore ricevettero (e noi oggi continuiamo a ricevere) il sostegno economico per la costruzione di questo monastero che (grazie a Dio e alla bontà di tanti) ora è terminata. Speriamo adesso di poter costruire presto una cappella per vivere la nostra vita di culto insieme a questa povera gente che possiede però la ricchezza della fede.
Il Signore la ricompensi per la sua generosità e per il lavoro suo e dei suoi collaboratori. Affidiamo tutti a Nostra Signora di Guadalupe.
Con attenzione,
suor María Lucía e sorelle, osm
P.S. Grazie anche per il prezioso libretto Quien reza se salva, che consideriamo importante per la gente. Se fosse possibile, ci piacerebbe averne qualche copia in più. Grazie.
monache eremite camaldolesi “romualdinas de MarÍa”
Collecchio (Pr), Italia
Auguri per un santo Natale
Collecchio, santo Natale 2007
Carissimo senatore Andreotti,
desideriamo porgerle i migliori auguri per il nuovo, santo Natale. Che Gesù Bambino le dia il centuplo per l’opera di evangelizzazione che ci porta la sua speciale rivista 30Giorni. Continuando a pregare per lei e per la Chiesa, unite alle nostre sorelle dell’America Latina,
madre Guadalupe
trappiste di santa marÍa de la paz
Santo Tomás, Nicaragua
30Días, un buon pane spirituale
Santo Tomás, 27 ottobre 2007
Stimato senatore Andreotti,
spero stia bene e abbia la gioia di moltiplicare il bene per la maggior gloria di Dio e in favore di tutti noi, suoi fratelli e sorelle. La ringrazio perché ci sono giunti i libretti di preghiera e la rivista 30Días. È per noi qui, sperdute tra le montagne, un buon pane spirituale per mantenerci ben dentro la nostra madre Chiesa e alimentare l’amore e la comunione con il mondo. Le notizie di questa comunità nascente sono abbastanza buone. Cresce in numero e spero anche in santità. Qualche settimana fa abbiamo avuto la vestizione di una nuova novizia, una giovane di venticinque anni di Juigalpa. Può immaginare la festa dei suoi amici di Juigalpa che sono venuti in autobus e hanno partecipato alla messa che ha celebrato il vescovo; dopo, canti e danze sacre sembrava non avessero fine. Come sono espressivi questi popoli latinoamericani e specialmente qui in Nicaragua! È una vera gioia per le nostre sorelle argentine fondatrici, e allo stesso tempo una speranza e una crescita nella “missione permanente” proclamata nella riunione dei vescovi dell’America Latina in Brasile. Lo Spirito Santo sta soffiando in questi Paesi, poveri di mezzi economici ma così ricchi di fede e di dipendenza fiduciosa da Dio. Le assicuro la nostra preghiera per lei e per tutte le sue intenzioni a favore della Chiesa e del mondo. Le auguriamo un buon Avvento e un santo Natale! Nel Signore sempre uniti, la salutiamo con profondo affetto fraterno,
le sorelle di Santa María de la Paz
Carmelitane del monastero Alta Gracia
Córdoba, Argentina
Grazie per questo dono
Córdoba, 14 dicembre 2007
Caro signor direttore Giulio Andreotti,
con grande gioia le auguriamo un felice Natale e anno nuovo: il Dio Bambino porti la pace e l’amore a tutti gli uomini.
Desideriamo ringraziarla per l’invio dei numeri della rivista 30Días nell’edizione spagnola. Ci piacciono molto i suoi contenuti assieme alle testimonianze di tanti santi. Gli articoli sulla storia e l’attualità della Chiesa ci mettono davanti a una realtà obiettiva che ci stimola a intensificare le nostre preghiere.
Grazie per lo sforzo che fa. Grazie per questo dono. Chiediamo al Signore di continuare a benedirla affinché possa ottenere tutto ciò che desidera.
Con tutto l’affetto,
la comunità delle monache carmelitane
Clarisse del monastero Santa Clara de la Divina Providencia
Haunta (Ayacucho), Perù
Con la preghiera si può andare in tutti i luoghi
Haunta, 11 dicembre 2007
La salutiamo vivamente con copiose benedizioni in Cristo e Maria.
Pregiato signor senatore Giulio Andreotti,
le scriviamo per esprimerle la nostra gratitudine per l’invio della rivista 30Días che ci arriva puntualmente. Ci è giunto anche il libretto Quien reza se salva. È tutto molto interessante per noi e ci fa pregare per tutte le persone che non conosciamo. Per pregare non c’è distanza né tempo: con la preghiera si può andare in tutti i luoghi e arrivare a ogni cuore sofferente e desideroso di amare e di essere amato da Dio. Siamo molto contente, come spose di Cristo, che la nostra missione sia di servire la Chiesa con i nostri piccoli sacrifici ma con molto amore per Cristo e per l’umanità intera da questo luogo isolato, malgrado tutte le difficoltà.
In questo tempo di Avvento, che è tempo di attesa, prepariamo per l’arrivo del Dio Bambino una degna dimora dove Egli possa abitare.
Auguriamo a tutto il personale della rivista 30Días e a tutti i lettori felici feste natalizie e un prospero anno nuovo, pieno di benedizioni del Dio Bambino, e facciamo giungere i nostri affettuosi saluti a tutto l’ordine francescano e delle clarisse. Benedizioni.
Madre Clara Elvira del Niño Jesús e comunità
Roma
Con la preghiera viviamo nella Chiesa e nel mondo
Roma, 15 novembre 2007
Illustrissimo senatore Giulio Andreotti,
è giunto finalmente il giorno in cui possiamo manifestarle la nostra più viva gratitudine per la tanto utile rivista 30Giorni.
Ringraziamo il buon Dio prima di tutto, che ci ha concesso, per mezzo di vostra eccellenza, di venire a conoscenza di tanti avvenimenti della Chiesa e del mondo, di cui alcune di noi non erano al corrente.
Così ci offre la possibilità di spaziare nella Chiesa e nel mondo politico con la preghiera, affinché il Signore ci doni il trionfo della Chiesa, la pace e una vera fraternità umana fra tutti i popoli. Che il buon Dio la conservi a lungo per il bene di tutti, per l’alta sapienza che il Signore le ha donato per il bene delle sue creature.
Di nuovo a lei i nostri più grati sentimenti, con l’assicurazione del nostro perenne ricordo nel buon Dio.
La madre e la comunità delle benedettine
del Santissimo Sacramento del monastero San Giuseppe
Compassioniste serve di maria del monastero Santa MarÍa
Celaya, Messico
Chi prega si salva è importante per la gente
Celaya, 8 settembre 2007
Illustre signor Giulio Andreotti,
innanzitutto le chiediamo scusa per il ritardo nel ringraziarla della sua attenzione nell’inviarci la rivista 30Días. Le siamo molto grate per questo efficace mezzo di comunicazione a livello ecclesiale-mondiale. Apprezziamo e gradiamo l’ampiezza delle notizie che lei in essa ci offre. Ci è molto utile per rinnovare lo slancio all’offerta, sempre più generosa, di noi stesse per il bene di tutta l’umanità; per conoscere le necessità dell’umanità di oggi e presentarle al Signore Gesù, come ha fatto la Vergine Madre, alla quale ci ispiriamo, con la fiducia che Lui interverrà nella storia di ciascuno dei suoi figli per darle senso.
Siamo una comunità di vita contemplativa di recente fondazione, inserita nell’ordine dei Servi di Maria. Siamo monache Serve di Maria e ci sentiamo particolarmente grate verso la sua patria perché da Roma giunsero le quattro monache che introdussero nella nostra terra la vita contemplativa secondo lo stile dei Servi di Maria. Da Roma e da altre parti d’Italia queste suore ricevettero (e noi oggi continuiamo a ricevere) il sostegno economico per la costruzione di questo monastero che (grazie a Dio e alla bontà di tanti) ora è terminata. Speriamo adesso di poter costruire presto una cappella per vivere la nostra vita di culto insieme a questa povera gente che possiede però la ricchezza della fede.
Il Signore la ricompensi per la sua generosità e per il lavoro suo e dei suoi collaboratori. Affidiamo tutti a Nostra Signora di Guadalupe.
Con attenzione,
suor María Lucía e sorelle, osm
P.S. Grazie anche per il prezioso libretto Quien reza se salva, che consideriamo importante per la gente. Se fosse possibile, ci piacerebbe averne qualche copia in più. Grazie.
monache eremite camaldolesi “romualdinas de MarÍa”
Collecchio (Pr), Italia
Auguri per un santo Natale
Collecchio, santo Natale 2007
Carissimo senatore Andreotti,
desideriamo porgerle i migliori auguri per il nuovo, santo Natale. Che Gesù Bambino le dia il centuplo per l’opera di evangelizzazione che ci porta la sua speciale rivista 30Giorni. Continuando a pregare per lei e per la Chiesa, unite alle nostre sorelle dell’America Latina,
madre Guadalupe
trappiste di santa marÍa de la paz
Santo Tomás, Nicaragua
30Días, un buon pane spirituale
Santo Tomás, 27 ottobre 2007
Stimato senatore Andreotti,
spero stia bene e abbia la gioia di moltiplicare il bene per la maggior gloria di Dio e in favore di tutti noi, suoi fratelli e sorelle. La ringrazio perché ci sono giunti i libretti di preghiera e la rivista 30Días. È per noi qui, sperdute tra le montagne, un buon pane spirituale per mantenerci ben dentro la nostra madre Chiesa e alimentare l’amore e la comunione con il mondo. Le notizie di questa comunità nascente sono abbastanza buone. Cresce in numero e spero anche in santità. Qualche settimana fa abbiamo avuto la vestizione di una nuova novizia, una giovane di venticinque anni di Juigalpa. Può immaginare la festa dei suoi amici di Juigalpa che sono venuti in autobus e hanno partecipato alla messa che ha celebrato il vescovo; dopo, canti e danze sacre sembrava non avessero fine. Come sono espressivi questi popoli latinoamericani e specialmente qui in Nicaragua! È una vera gioia per le nostre sorelle argentine fondatrici, e allo stesso tempo una speranza e una crescita nella “missione permanente” proclamata nella riunione dei vescovi dell’America Latina in Brasile. Lo Spirito Santo sta soffiando in questi Paesi, poveri di mezzi economici ma così ricchi di fede e di dipendenza fiduciosa da Dio. Le assicuro la nostra preghiera per lei e per tutte le sue intenzioni a favore della Chiesa e del mondo. Le auguriamo un buon Avvento e un santo Natale! Nel Signore sempre uniti, la salutiamo con profondo affetto fraterno,
le sorelle di Santa María de la Paz
Carmelitane del monastero Alta Gracia
Córdoba, Argentina
Grazie per questo dono
Córdoba, 14 dicembre 2007
Caro signor direttore Giulio Andreotti,
con grande gioia le auguriamo un felice Natale e anno nuovo: il Dio Bambino porti la pace e l’amore a tutti gli uomini.
Desideriamo ringraziarla per l’invio dei numeri della rivista 30Días nell’edizione spagnola. Ci piacciono molto i suoi contenuti assieme alle testimonianze di tanti santi. Gli articoli sulla storia e l’attualità della Chiesa ci mettono davanti a una realtà obiettiva che ci stimola a intensificare le nostre preghiere.
Grazie per lo sforzo che fa. Grazie per questo dono. Chiediamo al Signore di continuare a benedirla affinché possa ottenere tutto ciò che desidera.
Con tutto l’affetto,
la comunità delle monache carmelitane
Clarisse del monastero Santa Clara de la Divina Providencia
Haunta (Ayacucho), Perù
Con la preghiera si può andare in tutti i luoghi
Haunta, 11 dicembre 2007
La salutiamo vivamente con copiose benedizioni in Cristo e Maria.
Pregiato signor senatore Giulio Andreotti,
le scriviamo per esprimerle la nostra gratitudine per l’invio della rivista 30Días che ci arriva puntualmente. Ci è giunto anche il libretto Quien reza se salva. È tutto molto interessante per noi e ci fa pregare per tutte le persone che non conosciamo. Per pregare non c’è distanza né tempo: con la preghiera si può andare in tutti i luoghi e arrivare a ogni cuore sofferente e desideroso di amare e di essere amato da Dio. Siamo molto contente, come spose di Cristo, che la nostra missione sia di servire la Chiesa con i nostri piccoli sacrifici ma con molto amore per Cristo e per l’umanità intera da questo luogo isolato, malgrado tutte le difficoltà.
In questo tempo di Avvento, che è tempo di attesa, prepariamo per l’arrivo del Dio Bambino una degna dimora dove Egli possa abitare.
Auguriamo a tutto il personale della rivista 30Días e a tutti i lettori felici feste natalizie e un prospero anno nuovo, pieno di benedizioni del Dio Bambino, e facciamo giungere i nostri affettuosi saluti a tutto l’ordine francescano e delle clarisse. Benedizioni.
Madre Clara Elvira del Niño Jesús e comunità
LETTERE DALLE MISSIONI

Padre Vincenzo Marrone con alcuni studenti
Ogungbade, Nigeria
30Days per i religiosi di cinque nazioni africane
Ogungbade, 29 ottobre 2007
Illustre senatore Giulio Andreotti,
da alcuni mesi ricevo la simpatica rivista 30Giorni da lei diretta; ne apprezzo contenuti e forma; non so bene chi devo ringraziare, ma in lei ringrazio tutti quelli che contribuiscono a questo regalo. Sono il direttore del postnoviziato salesiano e del Centro di studi filosofici e pedagogici di Ibadan, frequentato da religiosi provenienti da cinque nazioni: Nigeria, Ghana, Liberia, Sierra Leone e Congo.
Il preside della scuola chiede se è possibile ricevere la vostra rivista nell’edizione inglese.
Padre Vincenzo Marrone
Missionari salesiani di punta arenas
Punta Arenas, Cile
Desidererei la rivista in lingua spagnola
Punta Arenas, 13 agosto 2007
Signor direttore della rivista 30Giorni,
con molta gratitudine vorrei ringraziarla per l’invio gratuito della sua rivista 30Giorni che mi ha accompagnato per quasi due anni. È una rivista che si fa leggere con piacere sia per come si presenta che per i contenuti di vari argomenti sia religiosi che culturali e sociali. Grazie per questo dono e per l’opportunità di tenermi informato.
Il mio desiderio sarebbe di riceverla nell’edizione spagnola, per poterne usufruire meglio e diffonderla condividendola con altre persone. Da parte mia posso offrire, per l’abbonamento, la celebrazione di cinque sante messe per il buon esito dell’apostolato che state portando avanti con questa rivista.
Spero che il mio desiderio possa essere accolto per quanto le è possibile. Fin da ora molte molte grazie.
Con ossequi,
padre Carlos Da Meda Fabris
Missionari della divina redenzione centro vocazionale “san José”
Guatemala
Grazie per il gesto di carità
Guatemala, 13 settembre 2007
Eccellenza,
voglia gradire i miei più sentiti ringraziamenti per il gesto di carità che ha avuto verso la nostra missione del Guatemala.
La sua offerta, come l’obolo della vedova del Vangelo, ha molto valore, perché è la dimostrazione cristiana della sua sensibilità verso i fratelli del Terzo mondo.
Le assicuro il ricordo riconoscente nelle preghiere mie e di tutti i ragazzi della nostra missione e colgo l’occasione per inviarle i miei più distinti saluti.
Obbligatissimo,
padre Livio Pulita, mdr
missionari oblati di san giuseppe marello
Huari, Perù
Quien reza se salva per gli indios del Perù
Huari, 7 novembre 2007
Carissimo senatore Giulio Andreotti,
con i miei cordiali saluti desidero inviarle un sincero ringraziamento per l’invio gratuito dell’interessante rivista 30Giorni in lingua spagnola.
La ricevo puntualmente e, poiché siamo un gruppo di missionari italiani, la leggiamo con grande interesse.
Noi, missionari sulla Cordigliera delle Ande in Perù, lavoriamo fra i discendenti degli Incas, in una regione molto aspra e accidentata, e abbiamo a nostro carico circa 300mila indios che vivono nel versante orientale della Cordigliera. Ci interesserebbe molto per il nostro lavoro pastorale poter ricevere il libretto in lingua spagnola Quien reza se salva ma non abbiamo la possibilità di acquistarlo trovandoci in una regione di estrema povertà.
Se lei riuscisse a trovare un benefattore che ci possa regalare duemila libretti, le promettiamo che faremo pregare per lui e le invieremo una grande benedizione.
Se questo riuscisse possibile, la preghiamo di inviare i libretti a: monsignor Dante Frasnelli Tarter, vescovo emerito di Huari, Conferencia episcopal del Perù, Jr. Estados Unidos 838 – Jesús María Apartado 310, Lima 100.
Mettiamo la nostra speranza nelle sue mani, nella sua bontà e generosità e, fin d’ora, le inviamo il nostro caloroso ringraziamento.
Dante Frasnelli Tarter, osj, vescovo emerito di Huari
Lettura spirituale/14
dal Piccola catechismo romano
«... come vinciamo con il suo aiuto, così, se di nuovo non ci aiuta, siamo vinti»
dal Vangelo secondo Luca
«Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi» (Lc 18, 1)
Indiculus
È una grazia il rimanere in grazia
Neminem etiam baptismatis gratia renovatum idoneum esse ad superandas diaboli insidias et ad vincendas carnis concupiscentias, nisi per quotidianum adiutorium Dei perseverantiam bonae conservationis acceperit. Quod eiusdem antistitis in eisdem paginis doctrina confirmat, dicens: «Nam quamvis hominem redemisset a praeteritis ille peccatis, tamen sciens iterum posse peccare, ad reparationem sibi, quemadmodum posset illum et post ista corrigere, multa servavit, quotidiana praestans illi remedia, quibus nisi freti confisique nitamur, nullatenus humanos vincere poterimus errores. Necesse est enim, ut quo auxiliante vincimus, eo iterum non adiuvante vincamur» (Denzinger 241).
Nessuno, anche se rinnovato dalla grazia del battesimo, è capace di superare le insidie del diavolo e di vincere le concupiscenze della carne, se non riceve attraverso il quotidiano aiuto di Dio la perseveranza nel conservare il bene. Lo conferma, nelle stesse pagine, l’insegnamento del medesimo pontefice [Innocenzo], che dice: «Infatti Egli [Dio], benché abbia redento l’uomo dai peccati passati, sapendo tuttavia che poteva peccare di nuovo, si riservò molti modi con i quali poterlo nuovamente risollevare – anche una volta ricaduto nel peccato –, concedendogli aiuti quotidiani; se su questi aiuti non ci appoggiamo con fiducia e speranza, non potremo in alcun modo vincere gli errori umani. È infatti inevitabile che, come vinciamo con il suo aiuto, così, se di nuovo non ci aiuta, siamo vinti».
«... come vinciamo con il suo aiuto, così, se di nuovo non ci aiuta, siamo vinti»
dal Vangelo secondo Luca
«Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi» (Lc 18, 1)
Indiculus
È una grazia il rimanere in grazia
Neminem etiam baptismatis gratia renovatum idoneum esse ad superandas diaboli insidias et ad vincendas carnis concupiscentias, nisi per quotidianum adiutorium Dei perseverantiam bonae conservationis acceperit. Quod eiusdem antistitis in eisdem paginis doctrina confirmat, dicens: «Nam quamvis hominem redemisset a praeteritis ille peccatis, tamen sciens iterum posse peccare, ad reparationem sibi, quemadmodum posset illum et post ista corrigere, multa servavit, quotidiana praestans illi remedia, quibus nisi freti confisique nitamur, nullatenus humanos vincere poterimus errores. Necesse est enim, ut quo auxiliante vincimus, eo iterum non adiuvante vincamur» (Denzinger 241).
Nessuno, anche se rinnovato dalla grazia del battesimo, è capace di superare le insidie del diavolo e di vincere le concupiscenze della carne, se non riceve attraverso il quotidiano aiuto di Dio la perseveranza nel conservare il bene. Lo conferma, nelle stesse pagine, l’insegnamento del medesimo pontefice [Innocenzo], che dice: «Infatti Egli [Dio], benché abbia redento l’uomo dai peccati passati, sapendo tuttavia che poteva peccare di nuovo, si riservò molti modi con i quali poterlo nuovamente risollevare – anche una volta ricaduto nel peccato –, concedendogli aiuti quotidiani; se su questi aiuti non ci appoggiamo con fiducia e speranza, non potremo in alcun modo vincere gli errori umani. È infatti inevitabile che, come vinciamo con il suo aiuto, così, se di nuovo non ci aiuta, siamo vinti».