Rubriche
tratto dal n.06/07 - 2008


LETTERE DAI MONASTERI


Carmelitane del monastero Saint Curé D’Ars
Ars sur Formans, Francia

Il Credo del popolo di Dio così importante per il nostro tempo

Ars sur Formans, 7 luglio 2008

Signore,
siamo state particolarmente felici e riconoscenti alla vostra bella rivista per le pagine dell’ultimo numero (n. 4, aprile 2008) dedicate al quarantesimo anniversario del Credo del popolo di Dio, questo testo così importante per il nostro tempo, eppure così poco conosciuto, se non già dimenticato!…
La storia del testo, che noi ignoravamo, ci ha profondamente toccato dal momento che il nostro Carmelo ha avuto l’inestimabile grazia di beneficiare del ministero del cardinale Journet negli ultimi due anni che hanno preceduto la sua santa morte.
Ci permetterà, dunque, signore, di esprimere il desiderio di ricevere qualche altra copia di questo numero di 30Jours (se ve ne restano) per farlo conoscere anche ad altri?
Riceva, signore, l’assicurazione delle preghiere della nostra comunità, e l’espressione della nostra viva riconoscenza in Cristo.

Le carmelitane di Ars


Domenicane del monastero beata margherita di savoia
Alba, Cuneo

Montini e Agostino ci ha sorprese e commosse!

Alba, 25 giugno 2008

Egregio senatore Andreotti,
ci giunge sempre puntuale, da ormai tre anni, il mensile da lei diretto, su cui continuiamo a trovare ottimi testi spirituali e interessanti notizie di prima mano su importanti argomenti storici e attuali. E, ogni tanto, anche un bell’allegato, dei quali l’ultimo, Montini e Agostino, ci ha particolarmente sorprese e commosse!
Come non rinnovare, gentilissimo senatore, il nostro più sentito ringraziamento? Chiediamo al buon Dio l’adeguata ricompensa per questa sua, che possiamo a buon diritto definire: «Carità della verità», che è un tratto specifico del nostro carisma domenicano.
Grazie ancora perché ci permette di essere correttamente informate su importanti situazioni e problematiche mondiali: non dubiti del nostro particolare ricordo nella preghiera per i benefattori. E che la gioia del Risorto illumini ogni suo giorno e passo.
In Lui, con deferenti ossequi, obbligatissime,

monache Domenicane


clarisse del monastero Sainte Claire
Hô Chi Minh, Viet Nam

Grazie dal Viet Nam

Thu Duc, 15 maggio 2008

Caro signore,
finora abbiamo ricevuto i vostri cortesi invii del mensile 30Jours e non abbiamo mai ringraziato; ci teniamo a esprimerle il nostro rammarico e a dirle, allo stesso tempo, il nostro grazie.
Dio la benedica e la ricompensi infinitamente per la sua carità così generosa.
Attraverso questo mensile siamo al corrente degli avvenimenti ecclesiali nel mondo e in questo modo possiamo partecipare alla vita della Chiesa. Con la nostra preghiera e la nostra contemplazione offriamo i nostri sforzi per contribuire alla vita della Chiesa, soprattutto delle Chiese povere (compresa quella del nostro Paese).
L’unico inconveniente è che la maggior parte delle nostre suore non sa leggere il francese e così condividiamo i numeri della rivista con i nostri fratelli Ofm che sanno trarne profitto.
Ancora una volta, molte grazie per il suo invio.
Il Signore la colmi delle Sue grazie e le doni la Sua pace.
Rispettosamente e riconoscenti,

suor Agnès d’Assisi, Doan Thi Huî, badessa


Benedettine del monastero dell’Emmanuel
Sadori, Togo

Viviamo grazie al nostro lavoro

Sadori, 18 giugno 2008

Signor direttore,
già da molti mesi riceviamo la sua rivista, che troviamo molto interessante perché ci fornisce notizie sulla Chiesa e in particolare sul nostro papa Benedetto XVI. Come posso esprimerle la nostra soddisfazione e la nostra riconoscenza per questo regalo che ci fa, dato che non possiamo abbonarci? Siamo una fondazione del monastero dell’Assunzione di Dzogbégan, che è situato nel sud del Togo. Noi siamo invece nel nord del Paese, nella diocesi di Dapaong.
Il nostro monastero esiste solo dal 1995, tuttavia non è ancora completato. In questi giorni abbiamo iniziato la costruzione della chiesa, che è un grosso cantiere. Abbiamo chiesto aiuto a diversi organismi e speriamo di poter raccogliere tutta la somma che occorre.
Siamo soltanto dieci monache e viviamo grazie a diversi lavori: la produzione di yogurt, di salumi, di sciroppo, di miele e, nel campo agricolo, di cipolle e frutta. Abbiamo anche una foresteria. Ma tutto è difficile in Togo. Un Paese profondamente segnato da lunghi anni di mancanza di aiuti, con una situazione economica che rimane precaria e molta povertà.
Abbiamo ricevuto con piacere i libretti Qui prie sauve son âme e speriamo che possiate inviarcene un’altra decina per alcune ragazze che aspirano alla vita religiosa e la cui formazione è da rinforzare.
Nel ribadirle la nostra riconoscenza per l’invio della rivista, assicuriamo a lei e a tutti i suoi collaboratori la nostra preghiera.

Suor Spera Anthony, priora


Domenicane del monastero Saint Joseph
Seto-shi, Giappone

Grazie per Chi prega si salva

Seto-shi, 25 maggio 2008

Caro e stimato direttore,
la ringraziamo moltissimo per l’invio dei due pacchi pieni di Chi prega si salva in sei diverse lingue.
Io, suor Marie-Thomas, nostra priora, e tutte le sorelle pregheremo molto per le intenzioni sue e di voi tutti.
In segno di ringraziamento, le inviamo due stampe della statua di san Giuseppe che ci ha regalato lo scultore Albert Houart.
Nell’unità dell’Eucaristia, le sue sorelle molto grate.

Suor Marie-Dominique


Agostiniane del monastero di Tabalong
Bohol, Filippine

Da una piccola comunità di Agostiniane

Bohol, 23 maggio 2008

Illustrissimo signor presidente,
siamo una piccola comunità di vita contemplativa. Alcune di noi hanno soggiornato a lungo in Italia.
Conosciamo la sua generosità verso tutti, specialmente verso i consacrati. Grazie, presidente buono. Le chiediamo, se è possibile, di ricevere 30Giorni per non ignorare la vita e le problematiche della Chiesa e del mondo. Confidiamo di essere esaudite e le assicuriamo il nostro quotidiano ricordo presso Gesù Eucaristia. Auguri di cuore anche ai suoi collaboratori. Con profonda amicizia agostiniana,

suor Emanuela Operiano






Lettura spirituale/19


«Invocat te, Domine, fides mea, quam dedisti mihi, quam inspirasti mihi
per humanitatem Filii tui, per ministerium praedicatoris tui.
Ti prega, Signore, la mia fede, quella fede che Tu mi hai dato e ispirato
attraverso l’umanità del Tuo Figlio, mediante l’opera del Tuo Annunziatore». (Agostino, Confessiones I, 1)

«Gratia facit fidem non solum quando fides de novo incipit esse in homine,
sed etiam quamdiu fides durat.
La grazia crea la fede non solo quando la fede inizia a esistere per la prima volta in un uomo,
ma anche in ogni momento in cui la fede permane». (Tommaso d’Aquino, Summa theologiae II-II q. 4 a. 4 ad 3)

«Ecce gratia, ecce resurgit, ecce se oculis ostendit Apostolorum.
Ecce praebet se videndum oculis, praebet manibus contrectandum.
Ecco la grazia, ecco risorge, ecco si fa vedere agli occhi degli apostoli.
Ecco offre agli occhi Sé stesso da vedere, dona alle mani Sé stesso da toccare». (Agostino, Sermones 229/J, 4)


Concilio di Orange del 529

Gratia facit fidem (Tommaso d’Aquino, Summa theologiae II-II q. 4 a. 4 ad 3)

Canon 5. Si quis, sicut augmentum, ita etiam initium fidei ipsumque credulitatis affectum, quo in eum credimus, qui iustificat impium, et ad [re]generationem sacri baptismatis pervenimus, non per gratiae donum, id est per inspirationem Spiritus Sancti corrigentem voluntatem nostram ab infidelitate ad fidem, ab impietate ad pietatem, sed naturaliter nobis inesse dicit, apostolicis dogmatibus adversarius approbatur, beato Paulo dicente: «Confidimus, quia qui coepit in vobis bonum opus, perficiet usque in diem Iesu Christi» [cfr. Fil 1, 6]; et illud: «Vobis datum est pro Christo non solum, ut in eum credatis, verum etiam, ut pro illo patiamini» [cfr. Fil 1, 29]; et: «Gratia salvi facti estis per fidem, et hoc non ex vobis: Dei enim donum est» [cfr. Ef 2, 8]. Qui enim fidem, qua in Deum credimus, dicunt esse naturalem, omnes eos, qui ab Ecclesia Christi alieni sunt, quodammodo fideles esse definiunt (Denzinger 375).

Canone 5. Se qualcuno dice che la crescita della fede, così come anche il suo inizio e lo stesso desiderio di credere – per il quale crediamo in Colui che giustifica l’empio e giungiamo alla rigenerazione del sacro battesimo – sono insiti in noi per natura e non per un dono di grazia, cioè per l’ispirazione dello Spirito Santo che raddrizza la nostra volontà dalla mancanza di fede alla fede, dall’empietà alla pietà, deve essere ritenuto nemico dei dogmi apostolici, dal momento che il beato Paolo dice: «Siamo persuasi che Colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo» [cfr. Fil 1, 6]; e ancora: «A voi è stato concesso, a causa di Cristo, non solo di credere in Lui, ma anche di soffrire per Lui» [cfr. Fil 1, 29]; e: «Per grazia voi siete stati salvati per mezzo della fede, e ciò non viene da voi: poiché è dono di Dio» [cfr. Ef 2, 8]. Quelli infatti che dicono che per natura abbiamo la fede, per la quale crediamo in Dio, in un certo qual modo dichiarano fedeli tutti coloro che sono estranei alla Chiesa di Cristo.






LETTERE DALLE MISSIONI


Diocesi di Yamoussoukro
Yamoussoukro, Costa d’Avorio

Qui prie sauve son âme molto apprezzato da tutti

Yamoussoukro, 30 maggio 2008

Signor senatore,
vorrei felicitarmi per il lavoro ammirevole di formazione e informazione che fa grazie a 30Giorni. Nel desiderio di aiutarci a usare meglio le ricchezze della Chiesa ci ha messo a disposizione questo libretto intitolato Qui prie sauve son âme, ampiamente diffuso in Costa d’Avorio perché molto apprezzato da tutti; infatti è diventato il compagno di strada dei cattolici, il regalo preferito dai nuovi battezzati e cresimati. Oggi desidero ringraziarla per un altro libro su un soggetto la cui importanza è capitale: La résurrection de Jésus Christ di Heinrich Schlier. Grazie per questa opportunità che non può che essere benefica per tutti i lettori di 30Giorni. Non so quanto costi una copia, ma vorrei ordinarne alcune da offrire ai sessanta preti e ai centoventi religiosi e religiose che lavorano nella mia diocesi. Grazie di tutto cuore e che Dio vi ricolmi di grazie e di benedizioni.

Monsignor Joseph Aké,
vescovo della diocesi di Yamoussoukro


MISSIONARI DELLA CONSOLATA
Iringa, Tanzania

Grazie per il piccolo libro Chi prega si salva per gli studenti della missione

Iringa, 3 maggio 2008

Stimatissimo direttore Giulio,
sia lodato nostro Signore Gesù Cristo!
Con grande gioia le comunico che abbiamo ricevuto cento copie del libro Who prays is saved. I libri sono stati distribuiti agli studenti della “Masisiwe secondary school”. Per molti di loro è il primo libro. La scuola, sperduta in queste montagne dell’Udzungwa, è poverissima. Abbiamo fatto un giorno di ritiro per la consegna dei libri. Tra canti e conferenze abbiamo vissuto una giornata di intenso fervore.
Ringraziamo di cuore la vostra generosità e che il Signore, tramite la vostra rivista, continui a fare tanto bene alla Chiesa e all’umanità.

Padre Roberto Facchini


Missionari salesiani
Nakhon Si Thammarat, Thailandia

Grazie del libro di preghiera e di quello sulle tombe degli apostoli

Nakhon Si Thammarat, 2 giugno 2008

Gentile signor Andreotti,
le auguro ogni bene. È ormai il terzo anno che ricevo il suo giornale. Lo leggo tutto e poi lo mando in un’altra provincia a cento chilometri da qui sulla sponda occidentale, Trang. Un sacerdote stimatissimo (95 anni), originario di Concordia (presso Pordenone), è felicissimo di riceverlo e leggerlo. Dopo un mese me lo rimanda perché lo catalogo e lo conservo. Non butto via niente. Sono qui da venticinque anni, legato mani e piedi alle famiglie del lebbrosario per la mia attività nel Don Bosco Development Center.
A cinquanta chilometri da Ronphibun, in città, c’è un altro italiano, don Patrizio Maccioni, anche lui salesiano. Riceve 30Giorni, ma al vecchio indirizzo in provincia di Surat Thani dove lavorava anni fa. Siete proprio bravi a mandare questo giornale, che è un vero strumento di informazione, formazione, meditazione e incoraggiamento per quelli che amano la Chiesa.
Grazie del libro di preghiera e di quello sulle tombe degli apostoli. Un suggerimento: se doveste ristampare Chi prega si salva potreste aggiungere le litanie del Nome di Gesù, che ci accomunano alla liturgia orientale.
Tanti auguri, buona salute e sempre riconoscente,

padre Renzo Rossignolo, sdb






POSTA DEL DIRETTORE


La copertina dell’edizione speciale in lingua russa di I30Giorni/I

La copertina dell’edizione speciale in lingua russa di I30Giorni/I

l’EDIZIONE SPECIALE IN LINGUA RUSSA DI 30GIORNI

Segreteria di Stato, Prima sezione – Affari generali,
Città del Vaticano

La Segreteria di Stato porge cordiali saluti
alla direzione del periodico 30Giorni e,
nel confermare ricevuta la copia
del numero speciale in lingua russa
su La fede della Russia, l’unità della Chiesa,
ringrazia cordialmente e partecipa
volentieri la Benedizione
del santo padre Benedetto XVI.

Dal Vaticano, 5 luglio 2008


Vescovado di Dubrovnik

Un ospite a noi caro

Dubrovnik, 28 maggio 2008

Eccellenza Andreotti,
l’altro giorno ho seguito una trasmissione televisiva in italiano in cui lei prendeva parte a una discussione con alcuni giovani riguardo alla necessità dello Stato. Ho ammirato l’atmosfera amichevole che si è creata tra un quasi novantenne e un gruppo di ventenni. E ho sentito il desiderio di farmi vivo per esprimerle i complimenti per la sua lucidità mentale, umiltà intellettuale e chiarezza degli atteggiamenti a riguardo. Auguri, eccellenza Andreotti!
Colgo l’occasione per ringraziarla per il mensile 30Giorni che mi arriva regolarmente. Complimenti anche per il suo modo di redigerla. È una rivista esemplare sia nel modo in cui è scritta, sia nella scelta dei temi di cui si occupa. Dato che la copia di 30Giorni la ricevo in omaggio, potrei proporre a mia volta un omaggio: vitto e alloggio nella mia residenza, quando e quanto vorrà (preferibilmente durante i mesi più sereni – escluderei luglio e agosto). Sono sicuro che non resterà deluso dalla città di Dubrovnik, che ha già visitato. E i cittadini saranno grati di poter salutare un ospite così caro. Inoltre, saremmo onorati se la sua visita potesse realizzarsi durante quest’anno (nella vigilia del suo novantesimo compleanno) oppure l’anno prossimo, per poter brindare ai novant’anni che il Signore le ha donato.
Le assicuro, eccellenza Andreotti, la mia comunione nella preghiera e la saluto cordialmente,

monsignor Zelimir Puljic,
vescovo di Dubrovnik


Fondazione “italianieuropei”

Ringraziamenti

Roma, 16 giugno 2008

Massimo D’Alema ringrazia il direttore Giulio Andreotti, il direttore responsabile Roberto Rotondo e la redazione di 30Giorni per l’ultimo numero della rivista e l’allegato volume su Sant’Agostino negli appunti inediti di Paolo VI.

Massimo D’Alema


da un sindacato di lavoratori

La Madonna della Strada

Roma, 18 giugno 2008

Illustre senatore,
mi chiamo Antonio Tagliapietra, sono un rappresentante sindacale della Filcams-Cgil dell’Istituto di vigilanza Securitas Metronotte di Roma.
Leggendo l’articolo dedicato a don Ariodante Brandi, apparso sul numero di maggio, mi hanno colpito l’attualità del messaggio rivolto al mondo del lavoro e la sua spiritualità mariana.
Ne siamo rimasti tanto affascinati (l’altro rappresentante sindacale, Stefano De Ritis, i miei colleghi e io) da desiderare la Madonna della Strada quale nostra Patrona. Vorremmo approfondire la conoscenza della vita e dell’opera di questo prete romano, che tanto ha fatto per il bene dei lavoratori da suscitare in noi la domanda sul perché non sia stato proposto quale modello di vita cristiana.
Ringraziando lei e la redazione per aver pubblicato questo articolo in cui ci siamo riconosciuti, le porgo cordiali saluti.

Antonio Tagliapietra


Ministero politiche agricole, alimentari e forestali

Ringraziamenti

Roma, 24 giugno 2008

Ho ricevuto l’interessante volume Sant’Agostino negli appunti inediti di Paolo VI e desidero ringraziare sentitamente per l’attenzione manifestatami. Colgo l’occasione per inviare i miei più cordiali saluti.

Luca Zaia


Diocesi di Quiché
Santa Cruz de Quiché, Guatemala

Un grazie dal Guatemala

Santa Cruz de Quiché, 8 giugno 2008

Stimato senatore Andreotti,
da quando, tre anni fa, ho iniziato a esercitare il ministero episcopale nel Quiché, inGuatemala, ho ricevuto gratuitamente ogni mese l’edizione spagnola di 30Días. Ho letto con interesse tutti i numeri che mi sono arrivati, ma non ho mai scritto per ringraziare del gentile omaggio.
Senza dubbio, il numero 2/3 del 2008 è stato magnifico, sia per l’intelligente risposta di Massimo Borghesi alle tesi di Andrés Torres Queiruga, sia per il regalo del libro sulla risurrezione di Gesù Cristo di Heinrich Schlier. Mi sembra questa l’occasione giusta di esprimerle l’apprezzamento per il servizio che presta alla Chiesa attraverso questa pubblicazione. Dio gliene renda merito.
Sinceramente,

Mario Alberto Molina, oar, vescovo di Quiché




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