Il pane di ieri
Enzo Bianchi, IIl pane di ieri/I, Einaudi, Torino 2008, 114 pp., euro 16,50
“Il pane di ieri è buono domani”, dice il proverbio. Con la bussola di queste parole Enzo Bianchi racconta storie vere e rievoca volti che hanno segnato la sua esistenza: il Natale, non differente da quello dei nostri giorni, e la tavola imbandita per gli amici, quasi un rito; il suono delle campane nella veglia dell’alba e il canto del gallo nel silenzio della campagna; i giorni della vendemmia e la cura dell’orto. Trova il momento della solitudine e quello della veglia, accoglie la vecchiaia come una stagione che arriva alla fine della vita. Sul filo dei ricordi, ogni racconto è la tappa di un cammino sapienziale che parla dell’amicizia, della diversità, del vivere insieme, dell’accettazione degli altri, dei giorni che passano, della gioia.
Forse qualcuno delle generazioni più giovani accoglierà il libro di Enzo Bianchi con un sorrisetto, quasi di compatimento; ma credo che sia importante la sua lettura anche per quelli che non hanno vissuto le situazioni raccontate, nelle quali troveranno comunque le radici della stagione presente.
Aldo Moro
Gero Grassi (a cura di), IAldo Moro/I, Cooperativa culturale Rts, Terlizzi (Ba) 2008, 104 pp., s.i.p.
La pubblicazione cerca di contestualizzare nel dibattito politico di oggi il contributo moroteo su importanti argomenti, individuandone le dimensioni ancora attuali e presenti. «Noi sentiamo», scriveva Moro, «che le istituzioni democratiche sono una cosa seriamente importante ma che hanno bisogno del sostegno dei cittadini, dell’ardore, del senso di misura e di responsabilità dei cittadini». Parole più che mai attuali.
La speranza è paziente
Cataldo Naro, ILa speranza è paziente. Interventi e interviste (2003-2006)/I, Salvatore Sciascia editore, Caltanissetta – Roma 2007, 382 pp., euro 22,00
Sono pagine di speranza sofferta, pensata, discussa, soprattutto vissuta. Il metodo della pazienza – la pazienza della ricerca che diventa uso del tempo ma anche esercizio intellettuale – si era forgiato anche attraverso gli studi storici sul movimento cattolico che avevano accompagnato gran parte dell’esistenza di Naro: in alcuni testi dedicati al valore della memoria, alla storia, si avverte la dimensione dello storico maturo e del ricercatore accorto. Con gli anni, però, la “scrittura” della storia era diventata non tanto la sua professione, quanto una lezione esistenziale e sapienziale a cui egli stesso continuamente attingeva. Interessanti le pagine che affrontano con osservazioni acute e originali, pur non in un disegno organico e sistematico, il tema della secolarizzazione, della modernità e postmodernità.
Lobby e advocacy
Caritas italiana (a cura di), ILobby e advocacy a fianco dei “dimenticati”/I, Edb, Bologna 2008, 120 pp. , euro 3,50
Gli interventi di lobby e advocacy, sul piano politico e nella prospettiva della tutela dei diritti e della giustizia sociale, consistono in azioni di pressione politica condotte da cittadini per “fare campagna”, per “patrocinare” delle cause attraverso raccolte di firme, momenti di sensibilizzazione, interventi sui mass media, manifestazioni. Azioni attraverso le quali si esercita così una vera e propria cittadinanza attiva. Un’emergenza, un problema sociale disatteso, affrontati non solo con i mezzi degli interventi di assistenza, ma anche cercando di arrivare a coglierne le cause e le responsabilità che stanno in capo a persone e a istituzioni che hanno il potere e il dovere di risolvere.
Le azioni di lobby e advocacy sono esperienze ormai molto diffuse nelle reti delle organizzazioni sociali, ma purtroppo sono spesso messe in atto in modo frammentario. Da qui la riflessione coerente della Chiesa sostenuta dalla rete delle Caritas diocesane che il sussidio propone anche attraverso la presentazione di alcune attività in campo internazionale.