Rubriche
tratto dal n.05 - 2010


LETTERE DAI MONASTERI


Suore teatine

Montini e Agostino: il regalo migliore

26 maggio 2010

Onorevole senatore Andreotti,
mi perdoni se mi rivolgo così semplicemente a lei, ma non ho l’abitudine di contattare persone importanti e valide come lei.
Già da molti mesi ricevo il mensile che magistralmente dirige 30Giorni e non so dirle quanti momenti di godimento spirituale mi ha regalato! Sono molto contenta di avere questa possibilità grazie alla sua generosità, ed esprimerle la mia immensa gratitudine mi è veramente impossibile. Solo Dio, a cui mi rivolgo per ricolmarla delle Sue benedizioni, può farle comprendere i miei sentimenti.
Quello che veramente mi ha entusiasmato è stato l’allegato Montini e Agostino con gli appunti inediti di sua santità Paolo VI. Io nella mia pochezza ho sempre amato e ammirato Paolo VI, quindi un regalo migliore non potevo riceverlo. È vero, ho lasciato trascorrere molto tempo ma, nel frattempo, non ho tralasciato di ricordarla nelle mie preghiere perché il Signore e la sua Vergine Madre ricompensino adeguatamente lei e i suoi validi collaboratori. Con grande stima la ringrazio.

suor Maria Geltrude Delizia


suore della visitandine del monastero la VISITATION
Paray-le-Monial, Francia

Grazie per l’invio fedele di 30Jours ogni mese

Paray-le-Monial, 7 aprile 2010

Signor direttore,
tutte le religiose della comunità della Visitazione di Paray-le-Monial ci tengono a ringraziarla per l’invio fedele ogni mese di 30Jours dans l’Église et dans le monde, rivista appassionante e aperta a tutti i Paesi e a tutti gli argomenti. Rivista di informazione spirituale, che interessa ogni suora.
Sappia che questa lettura stimola e intensifica la nostra preghiera per tutti i problemi affrontati con delicatezza e precisione.
Voglia accettare, signor direttore, l’espressione della nostra gratitudine, del nostro religioso rispetto e l’assicurazione della nostra speciale preghiera per le sue intenzioni particolari.
Per le suore della Visitazione di Paray-le-Monial,

suor Marie-Agnès, vsm


Carmelitane scalze del monastero Coração EucarIstíco de Jesus
Uberaba, Minas Gerais, Brasile

Grazie per 30Giorni

Uberaba, 4 aprile 2010

Caro signor Giulio,
cantiamo con il Cuore Immacolato di Maria, unite al Santo Padre in questo Anno sacerdotale, augurando una Pasqua di luce e di pace per tutta la santa Chiesa e tutta l’umanità.
Riceva, con le nostre preghiere, i nostri ringraziamenti per la rivista 30Giorni.
Gesù Risorto continui a darle forza e coraggio per portare agli uomini del nostro tempo la verità e l’amore.

Le carmelitane scalze di Uberaba


Monastero Madre de Dios
Manati, Porto Rico

30Días nel nostro nuovo monastero

Manati, 13 maggio 2010

Stimato signor Giulio Andreotti,
mi rivolgo a lei per comunicarle il nostro nuovo indirizzo, dato che dallo scorso mese di novembre ci troviamo nel nostro nuovo monastero a Manati.
Grazie alla Provvidenza divina e all’aiuto generoso di molti fratelli, oggi possiamo usufruire di questa nuova casa di preghiera, dove giorno e notte innalziamo al cielo la nostra preghiera e la nostra lode a Dio a nome di tutta l’umanità.
Signor Andreotti, la ringraziamo molto per l’invio della sua interessante rivista 30Días, per l’informazione e l’attualità nel campo religioso, ecclesiale e sociale. Ci piacerebbe continuare a riceverla, visto che negli ultimi mesi non ci è arrivata, sicuramente per il fatto di non averle comunicato il cambio di indirizzo.
Le anticipo i ringraziamenti a nome di questa comunità contemplativa e le assicuro le nostre preghiere per la sua persona e per il suo benefico lavoro.
Dio la benedica.

suor Maria Mercedes de la Trinidad, op, priora


Mercedarie scalze del Monastero Our Lady of Mercy
Vynthala, Kerala, India

Affascinate dai libretti Quien reza se salva

Vynthala, 5 maggio 2010

Stimato senatore,
con l’Alleluia pasquale, noi mercedarie scalze di Vynthala, nello Stato del Kerala, la ringraziamo per aver risposto positivamente alla nostra preghiera di inviarci la rivista, di cui ci sono già arrivati, grazie alla sua generosità, tre numeri. Siamo rimaste veramente affascinate dalla rivista e dai libretti Quien reza se salva: non sa il bene che stanno facendo e come tutte sono contente di averli. Sia certo della nostra preghiera per lei e per tutto l’apostolato che porta avanti attraverso questa rivista. Sappiamo che nel mondo di oggi sono indispensabili politici cristiani e informatori veritieri che ci facciano arrivare l’informazione come una finestra aperta sul mondo e sulla Chiesa promuovendo allo stesso tempo la spiritualità cristiana.
Molte grazie a nome di tutte.
Un saluto cordiale e fraterno, a nome di tutte,

suor Trinidad Montes


Domenicane del Monastero Corpus Christi
Carcagente, Valencia, Spagna

Le nostre consorelle ricevono 30Días

Carcagente, 6 giugno 2010

Stimato senatore Andreotti,
con la presente le chiediamo di non inviarci più la rivista 30Días. Il motivo è un po’ triste: siamo tredici suore, ma siccome alcune di noi sono anziane e con una salute un po’ precaria, abbiamo deciso, tutte assieme e di comune accordo, di fonderci con le nostre consorelle del monastero dell’Immacolata di Torrente, a Valencia.
È doloroso lasciare il monastero dove abbiamo vissuto per tanti anni, ma è consolante e ci fa essere grate il vederci accolte con tanto affetto e disponibilità dalle nostre consorelle.
Il Signore accolga questo sacrificio per il bene della Chiesa.
Le nostre sorelle di Torrente già ricevono la sua ricca rivista che leggiamo con grandissimo piacere.
Riceva il mio affetto.
A nome di tutte,

suor María Dolores


Monastero Notre-Dame de Chalais
Chalais, Francia

Con 30Jours preghiamo per il Papa e per ciò che succede a Roma

Chalais, 27 maggio 2010

Caro signor Andreotti,
grazie ancora una volta per la rivista 30Jours. La leggiamo con amore e piacere. Le sono riconoscente per tutti i doni che riceviamo da parte sua.
Abbiamo tutte le notizie sul Santo Padre, da Roma e dal Vaticano. Questo permette di pregare per il Santo Padre e per ciò che succede a Roma.
In Francia ci sono molti giornali, ma nessuno che sia come il vostro.
Grazie. Vi assicuriamo la nostra preghiera,

suor Dominique Benzi


Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento del monastero san josé de gracia
San José de Gracia, Jalisco, Messico

Quien reza se salva per la nostra comunità

San José de Gracia, 30 maggio 2010

Stimato signor Giulio Andreotti,
riceva un affettuoso saluto. Le scrivo per ringraziarla infinitamente per il bene che ci fa inviandoci la sua eccellente rivista 30Días en la Iglesia y en el mundo. Tutte noi suore di questa comunità di adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento apprezziamo il lavoro che fa per il bene della Chiesa e preghiamo Nostro Signore esposto nella nostra cappella affinché la benedica abbondantemente e la ricompensi per la sua generosità. Vorrei chiederle il grande favore, se possibile, di inviarci ventidue copie del libro Quien reza se salva per le suore di questa comunità che hanno espresso il desiderio di averlo. La ringraziamo per la sua grande amabilità e le assicuriamo le nostre preghiere.
I miei ossequi,

madre María del Consuelo Quintero Sanchez, superiora






Lettura spirituale/37


A commento del brano di sant’Ambrogio tratto da Expositio Evangelii secundum Lucam V, 116, riportiamo una risposta di papa Benedetto XVI nell’intervista rilasciata ai giornalisti sull’aereo durante il volo verso Cipro il 4 giugno scorso (dopo l’assassinio di monsignor Luigi Padovese il 3 giugno) e un brano di don Luigi Giussani tratto da Si può (veramente?!) vivere così? (Bur, Milano 1996, pp. 246-247).


«Così dobbiamo quasi imitare Dio, la sua pazienza»

«Con tutti questi episodi che viviamo, c’è sempre il pericolo che si perda la pazienza, che si dica “adesso basta”, e non si voglia più cercare la pace. E qui mi viene in mente, in quest’Anno sacerdotale, una bella storia del Parroco di Ars. Alle persone che gli dicevano: non ha senso che io adesso vada alla confessione e all’assoluzione, perché dopodomani sono sicuro di ricadere negli stessi peccati, il Curato d’Ars rispondeva: non fa niente, il Signore volutamente dimentica che tu dopodomani farai gli stessi peccati, ti perdona adesso completamente, sarà longanime, e continuerà ad aiutarti, a venire verso di te. Così dobbiamo quasi imitare Dio, la sua pazienza. Dopo tutti i casi di violenza, non perdere la pazienza, non perdere il coraggio, non perdere la longanimità di ricominciare; creare queste disposizioni del cuore di ricominciare sempre di nuovo, nella certezza che possiamo andare avanti, che possiamo arrivare alla pace, che la violenza non è la soluzione, ma la pazienza del bene».

«Di fronte a una presenza, uno è colpito e dice: “Gli vado dietro!”, “Sì, ti vengo dietro!”. Il è il “ti vengo dietro”. Poi commette cento assassinii, ma dopo il centesimo assassinio – li ha fatti dimenticando tante cose, risentendo i rimorsi –, se dopo cento assassinii quella presenza lì gli dicesse: “Ma, cosa hai fatto? Con chi sei?”, con tutto il dolore del mondo direbbe: “Con te”.
Così il di san Pietro non è una decisione, ma è l’emergenza di qualcosa che si era creato giorno per giorno, come un filo che attraversava tutte le sue giornate, perché non c’era niente come quell’uomo lì. Questo non gli ha impedito di farsi dare del “satana” da Lui, di rinnegarlo (ma dire i cento assassinii mi piace di più, perché è più chiaro)».


Cristo non viene meno a nessuno,
siamo noi che veniamo meno

Exsurgant vel sero qui dormierunt, etiam qui Christum perdiderunt.
«Si destino, pure se tardi, quanti si sono addormentati, e anche quanti hanno perduto Cristo.

Non sic amittitur Christus, ut non revertatur, si tamen requiratur,
Non si perde Cristo al punto che Egli non torni più indietro, purché lo si cerchi,

sed vigilantibus regreditur et exsurgentibus praesto est,
ma Egli torna da coloro che vegliano e si presenta a coloro che si destano,

immo omnibus adest, qui ubique semper est, quia complet omnia.
anzi Egli a tutti è vicino, Lui che è sempre dappertutto, perché riempie ogni cosa.

Nulli enim deficit, nos deficimus;
Egli infatti non viene meno a nessuno, siamo noi che veniamo meno;

nulli inquam deficit, superabundat omnibus;
non viene meno a nessuno, dico, sovrabbonda a tutti;

superabundavit enim peccatum, ut superabundaret gratia.
il peccato infatti sovrabbondò, affinché sovrabbondasse la grazia.

Gratia Christus est,
La grazia è Cristo,

vita Christus est,
la vita è Cristo,

Christus est resurrectio.
Cristo è la resurrezione.

Qui surgit igitur invenit esse praesentem».
Dunque chi si desta Lo trova presente».






LETTERE DALLE MISSIONI


Diocesi di Carora
Carora, Venezuela

30Días ci nutre con validi articoli teologici e formativi

Carora, 12 marzo 2010

Onorevole senatore Giulio Andreotti,
stimatissimo in Cristo,
in primo luogo le chiedo scusa per averle inviato questa lettera di ringraziamento con tanto ritardo. È da qualche anno che ricevo la sua stupenda rivista 30Días, la quale, oltre che mantenermi informato circa gli avvenimenti più importanti della Chiesa e del mondo, ci nutre con validi articoli teologici e formativi di varia natura. Infatti, non serve solo a me, ma a molti sacerdoti di questa diocesi, ai quali la passo per la lettura.
Le rinnovo poi il mio profondo ringraziamento e l’assicurazione delle mie preghiere per le intenzioni sue e dei suoi collaboratori.
Cordialmente in Cristo,

Eduardo Herrera Riera, vescovo emerito di Carora


Parrocchia saint-bernard-de-la-chapelle
Parigi, Francia

30Giorni è una boccata di romanità ecclesiale

Parigi, 16 aprile 2010

Caro presidente Andreotti,
sono un missionario scalabriniano, originario di un paesino nella Val di Non. Attualmente, a 75 anni, presto servizio, come vicario, a Parigi nella parrocchia di Saint-Bernard-de-la-Chapelle, celebre tra l’altro perché nel 1996 fu occupata dai sans papier. L’ambiente è multietnico e multireligioso, con prevalenza di fedeli di confessione musulmana.
Mi occupo prevalentemente delle persone anziane. Tempo fa, tramite l’aiuto di un amico sacerdote di Roma, ho potuto diffondere varie copie – in italiano e in francese – dell’aureo libretto che porta le parole tratte da Del gran mezzo della preghiera di sant’Alfonso: Chi prega si salva.
Negli anni passati ho letto con profitto una biografia di De Gasperi scritta da lei. Le sarei grato se potesse farmi pervenire una copia, in italiano, della sua rivista 30Giorni: è una boccata di romanità ecclesiale che fa davvero del bene. Tra l’altro io, di estrazione umanistica, gusto anche le poche pagine della lettura spirituale in latino...
La ringrazio fin d’ora e assicuro la mia preghiera per lei e per la sua opera tanto preziosa,

padre Ettore Zentile, cs


Missione cattolica Soeurs des Pauvres
Abidjan, Costa d’Avorio

30Giorni ci aiuta a essere informate sulla vita della Chiesa e del mondo

Abidjan, 26 aprile 2010

Egregio senatore Giulio Andreotti,
non ho parole per ringraziarla del dono della sua rivista 30Giorni. Gli articoli sono veramente interessanti, ci aiutano a essere informate sulla vita della Chiesa e del mondo.
Le mie consorelle le sono molto riconoscenti e leggono la rivista con interesse. Le rinnoviamo il nostro grazie più sincero. Le assicuriamo le nostre preghiere per le più abbondanti benedizioni di Dio su questa nobile opera che realizza per il bene della Chiesa e del mondo.
Distinti ossequi,

suor Eleonora e comunità


Parrocchia Saint Ignatius
Tokyo, Giappone

Grazie per l’attenzione che avete verso i missionari

Tokyo, 14 maggio 2010

Gentile redazione,
non so proprio come esprimere la mia gratitudine per l’attenzione che avete verso noi missionari, persone di cui, anche in Italia, si parla sempre di meno e non se ne considera tanto necessaria e urgente la missione.
Mi piace molto il modo in cui la vostra rivista sa abbinare il ricordo di avvenimenti passati con i problemi che affrontiamo nella Chiesa e nella società moderna, nonché l’eterna giovinezza del vostro direttore. Apprezzo anche il vostro modo di scegliere temi che interessano la società internazionale, cioè il vostro modo di essere missionari. Grazie!

padre Domenico Vitali, sj


Parrocchia Notre-Dame de l’Assomption
Boma, Repubblica Democratica del Congo

I bambini portano con sé Qui prie sauve son âme quando vengono a messa

Boma, 25 maggio 2010

Signor senatore,
sono stato molto contento di ricevere i libretti Qui prie sauve son âme. Sono stati dati ai catecumeni e ai catechisti che li utilizzano con gioia. I bambini ora, con questi libretti, sanno pregare e li portano con sé quando vengono a messa. È una grande gioia per noi catechisti, per i catecumeni e per tutta la comunità cristiana della Cattedrale di Boma. Ne ho dati anche ai sacerdoti della nostra parrocchia e il parroco ha apprezzato molto. I cristiani della nostra parrocchia ne hanno molto bisogno, e anche i religiosi e le religiose per le loro comunità. Lo stock che avevo ricevuto in francese è esaurito e la gente vorrebbe averne altri. Potrebbe mandarmene altre copie in francese per aiutare i cristiani a pregare bene?
Grazie fin d’ora per aver pensato a noi. Il Signore la colmi sempre delle sue grazie e benedizioni.
Voglia gradire, signor senatore, l’espressione dei miei sinceri saluti.

Roger Phanzu-Kumbu, incaricato della catechesi


Missionari della Consolata
Gurué, Mozambico

Grazie per questo bel servizio di informazione/formazione nella Chiesa

Gurué, 10 giugno 2010

Signor direttore: pace, bene e consolazione.
Sono un missionario della Consolata. Leggevo 30Giorni nella nostra casa provinciale a Maputo, in Mozambico.
Da poco tempo il Santo Padre mi ha nominato vescovo di Gurué, nella provincia della Zambezia, nel centro-nord del Mozambico.
Vorrei continuare a leggere ogni mese 30Giorni, ma la crisi economica permanente delle nostre missioni mi impedisce di sottoscrivere un abbonamento normale. Per cui, mi appello alla vostra generosità per poter continuare a ricevere la vostra rivista al mio nuovo indirizzo. Vi ringrazio e prego per tutti voi che fate questo bel servizio di informazione/formazione nella Chiesa.
Il Signore continui a benedire lei, i suoi collaboratori, la vostra vita e le vostre attività.

Francisco Lerma Martínez, vescovo di Gurué


diocesi di Fada N’Gourma
Diabo, Fada N’Gourma, Burkina Faso

Chi prega si salva per la mia gente

Diabo, 16 giugno 2010

Spettabile direzione,
mi chiamo suor Alma Comi, sono missionaria in Burkina Faso, nella diocesi di Fada N’Gourma, e lavoro nella parrocchia di Diabo.
Lo scorso anno, essendo tornata in Italia per le vacanze, mi sono abbonata alla vostra rivista che trovo bella e molto utile, particolarmente per noi lontani che a volte fatichiamo per tenerci informati e formati. Ho visto la propaganda che fate per il libretto di preghiere Chi prega si salva. Sarei interessata ad avere questo libretto in lingua francese, ma volevo sapere se poteste fare uno “sconto” sul prezzo. La mia gente è interessata a tutto ciò che può aiutare la crescita cristiana ma sono molto poveri, non potrebbero pagare il libretto al prezzo di un euro. Se con il vostro aiuto potessi averlo a un prezzo inferiore, poi io ci aggiungerei la mia parte e loro, i cristiani di qui, potrebbero avere questo bel libretto di preghiere.
Sarei interessata ad averne trecento copie, per cominciare.
In attesa di una vostra risposta, vi ringrazio.
Uniti nella pregiera.

suor Alma




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