Lettere pastorali
Martini, lo stupore e il grande Agostino
L8 settembre, festa della natività di Maria (titolo patronale del duomo di Milano) il cardinale Carlo Maria Martini ha reso nota la sua diciottesima lettera pastorale, Sulla tua Parola. Lo stesso giorno don Leonardo Zega sulle colonne della Stampa ha offerto alcune anticipazioni del testo in un articolo dal titolo Le "confessioni" di Martini, che riportiamo integralmente: "Non lo dice esplicitamente, sembra anzi lanciarsi in avanti, sullonda della consegna di Giovanni Paolo II alla Chiesa del terzo millennio: "Duc in altum, prendi il largo". Eppure è una lettera daddio. Salvo ripensamenti dellultima ora, Carlo M. Martini, cardinale arcivescovo di Milano da "tre settimane di anni" come lui ama definire biblicamente il suo servizio pastorale lascerà la guida della diocesi il prossimo febbraio, al compiersi del suo 75 anno di età. Per questo la sua Lettera pastorale per il 2001-2002 (il testo viene reso pubblico oggi 8 settembre, festa della natività di Maria, titolo patronale del duomo di Milano), è di particolare interesse: un misto di ricordi, una rivisitazione del percorso compiuto allinsegna della Parola, "lampada ai miei passi" (Salmo 118, 105).
Quale che sia il futuro che la Provvidenza e lobbedienza gli riserveranno, Martini si muoverà sempre alla luce della Parola, della Bibbia, centro focale della sua vocazione di prete e di studioso, amore di una vita al quale ha dichiarato più volte di voler restare fedele fino alla morte. Non per caso dunque la Lettera prende spunto e titolo dai primi 11 versetti del capitolo 5 del Vangelo di Luca, che ha al centro laffermazione lapidaria di Simon Pietro: "Sulla tua Parola getterò le reti".
Parte di qui la sua "meditazione", sobria e confidenziale ma ricca di contenuto, comè nello stile delluomo. Che in realtà "si confessa", nel senso che dà a questo termine il grande Agostino delle Confessioni. Martini non fa bilanci, invita a guardare oltre con unattenzione profonda alle parole e alle promesse di Dio, a gettare le reti "nei mari calmi della fede accogliente, come in quelli tempestosi del dubbio e della tentazione di non credere". Poi spiega: "Insieme però sento mie la meraviglia e la sorpresa di Pietro davanti ai prodigi compiuti dal Signore nel cammino ventennale fatto con voi. Il suo grande stupore (Lc 5, 9) è il mio davanti alla pesca che il Dio vivo ci ha concesso di fare. E lo stupore si fa lode, ringraziamento, memoria riconoscente, suscita una vera e propria confessio laudis".
Dopo la "confessione di lode", quella dellinadeguatezza e della fragilità che cerca il perdono. È la confessio vitae, lumile riconoscimento delle inadempienze e delle lentezze nel cammino fatto. Un esame di coscienza in cui non fa sconti, a nessuno, a cominciare da se stesso. La "confessione di vita" non sfocia però nello scoramento, ma nella speranza. "Sulla tua Parola getterò le reti. È la mia confessio fidei". Da questa solida fede nella Parola, aggiunge, "tutto è partito: dalla Parola vorrei ricominciare". Molto suggestivo il saluto finale. "Per un credente non è mai il tempo della nostalgia né tanto meno del rimpianto. È sempre lora della speranza, della fiducia, dellamore. Tutto passa: lamore resta". Il testo sarà nelle librerie fra qualche giorno e molti ne trarranno conforto e ispirazione in tempi di confusione e smarrimento come i nostri: il nuovo è possibile solo per chi ama".
Quale che sia il futuro che la Provvidenza e lobbedienza gli riserveranno, Martini si muoverà sempre alla luce della Parola, della Bibbia, centro focale della sua vocazione di prete e di studioso, amore di una vita al quale ha dichiarato più volte di voler restare fedele fino alla morte. Non per caso dunque la Lettera prende spunto e titolo dai primi 11 versetti del capitolo 5 del Vangelo di Luca, che ha al centro laffermazione lapidaria di Simon Pietro: "Sulla tua Parola getterò le reti".
Parte di qui la sua "meditazione", sobria e confidenziale ma ricca di contenuto, comè nello stile delluomo. Che in realtà "si confessa", nel senso che dà a questo termine il grande Agostino delle Confessioni. Martini non fa bilanci, invita a guardare oltre con unattenzione profonda alle parole e alle promesse di Dio, a gettare le reti "nei mari calmi della fede accogliente, come in quelli tempestosi del dubbio e della tentazione di non credere". Poi spiega: "Insieme però sento mie la meraviglia e la sorpresa di Pietro davanti ai prodigi compiuti dal Signore nel cammino ventennale fatto con voi. Il suo grande stupore (Lc 5, 9) è il mio davanti alla pesca che il Dio vivo ci ha concesso di fare. E lo stupore si fa lode, ringraziamento, memoria riconoscente, suscita una vera e propria confessio laudis".
Dopo la "confessione di lode", quella dellinadeguatezza e della fragilità che cerca il perdono. È la confessio vitae, lumile riconoscimento delle inadempienze e delle lentezze nel cammino fatto. Un esame di coscienza in cui non fa sconti, a nessuno, a cominciare da se stesso. La "confessione di vita" non sfocia però nello scoramento, ma nella speranza. "Sulla tua Parola getterò le reti. È la mia confessio fidei". Da questa solida fede nella Parola, aggiunge, "tutto è partito: dalla Parola vorrei ricominciare". Molto suggestivo il saluto finale. "Per un credente non è mai il tempo della nostalgia né tanto meno del rimpianto. È sempre lora della speranza, della fiducia, dellamore. Tutto passa: lamore resta". Il testo sarà nelle librerie fra qualche giorno e molti ne trarranno conforto e ispirazione in tempi di confusione e smarrimento come i nostri: il nuovo è possibile solo per chi ama".
LE MONDE
Lettera aperta di Théo Klein a Sharon
Théo Klein, presidente onorario del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif), ha scritto una lettera aperta al primo ministro israeliano Ariel Sharon sulle colonne di Le Monde del 6 settembre. In essa scrive che «la politica di replica di Israele ha raggiunto il suo punto estremo di assurdità». «Non si tratta più» prosegue Klein «di una politica, il che implica un pensiero e un obiettivo riconosciuto possibile, ma di una bagarre tragica dove, sfortunatamente, tutti i nostri valori morali sono sul punto di svanire».
Per Klein: «Il primo ostacolo da superare, quello che a un tempo è una necessità storica ma, senza dubbio, innanzitutto un imperativo morale, è riconoscere ai palestinesi la libertà di proclamare il loro Stato. Bisogna anche andare più lontano e reclamare per Israele il privilegio d’essere il primo Stato che riconosca la legittimità di questo Stato della Palestina. Uno Stato con il quale Israele deve dividere la terra comune. È tra rappresentanti autorizzati di questi due Stati che deve negoziarsi un cessate il fuoco e, più tardi, il tracciato di una frontiera. La nazione palestinese è nata da uno slancio simile a quello che ha permesso la nascita della nazione israeliana. Mettere fine a questa lotta fratricida, che oppone i due eredi di una stessa terra, non può risolversi che in una giusta divisione. Gerusalemme, verso la quale noi non abbiamo mai cessato di volgere i nostri sguardi e la nostra nostalgia, deve divenire il simbolo di un avvenire condiviso. Bisogna fermare questo confronto cieco e nutrito di sangue, di dolori e di odi. Oggi lei porta volontariamente sulle sue sole spalle la responsabilità suprema. Il suo problema non è quello di misurare la credibilità del capo dei palestinesi – questo è affare loro. Il suo dovere è offrire loro, da pari a pari, l’apertura di una nuova era, quella in cui ciascuno dei due popoli, entro le frontiere del suo proprio Stato, possa vivere e svilupparsi. L’onore di Israele di cui lei ha la responsabilità deve essere offrire la pace senza sottometterla né abbandonarla al beneplacito degli estremisti».
Così Klein conclude la sua lettera aperta: «Questo ruolo storico che la democrazia israeliana le impone, lei non può assumerlo che prendendo coscienza del fatto che la decisione non può che dipendere solo da lei. Lei lo sa, lei me l’ha ripetuto: non sono né i carri armati né i missili che porteranno alla soluzione di questo conflitto mortifero pieno di paure e di odi. Lei non è più il generale audace. Lei non attraverserà una seconda volta il canale di Suez! Oggi, Ariel Sharon, lei ha la responsabilità della storia di Israele; è l’onore di Israele che è in gioco. Abbatta il muro dell’odio, rovesci le barriere del rifiuto, offra al popolo palestinese, nel nome del popolo d’Israele, il pane e il sale della pace e del buon vicinato. Sì, lo so, le mie proposte non hanno l’apparente solidità di un’azione militare. Comportano il rischio di essere incompresi, ma tutta la storia dell’umanità ci insegna che solo l’intelligenza può vincere la violenza. Sia fermo e coraggioso».
11 settembre
Liberaci dal Maligno
Dopo la tragedia che ha colpito gli Stati Uniti l11 settembre non è mancato chi, in campo ecclesiastico ma anche laico, ha evocato la figura del diavolo, del Male. Eccone alcuni esempi.
"Una violenza così superiore ad ogni immaginazione, che molti vi hanno riconosciuto una manifestazione della realtà diabolica del Male". Dalla dichiarazione rilasciata a Radio Vaticana il 12 settembre da padre Federico Lombardi, direttore dellemittente.
"Menti diaboliche hanno effettuato e stanno perseguendo crimini mostruosi che fanno sprofondare lumanità in un inimmaginabile clima di guerra". Dallarticolo di prima pagina dellOsservatore Romano del 12 settembre.
Anche il direttore di 30Giorni in unintervista alla Stampa del 13 settembre, accennando alla meraviglia degli americani circa il destino di Saddam Hussein dopo la guerra del Golfo, dice: "Ma come, quello è il diavolo e lo lasciano lì?". "A soli tre giorni di distanza gli americani non possono collocare questi eventi nella distanza della storia, ma la nostra responsabilità nella storia è già chiara: rispondere a questi attacchi e liberare il mondo dal diavolo". Dallintervento di George W. Bush al "National day of prayer and remembrance" del 14 settembre, pubblicato dalla Stampa come editoriale del giorno dopo dal titolo Libereremo il mondo dal diavolo.
"Abbiamo visto il Male molto da vicino e facciamo fatica a capire". Dal messaggio del cardinale di New York Edward Michael Egan alle parrocchie della sua diocesi (Avvenire, 16 settembre).
"Il male deve essere punito". Così Vladimir Putin durante una sua visita in Armenia (da La Stampa del 16 settembre). Per il presidente russo lattacco dell11 settembre "è paragonabile a quanto hanno fatto i nazisti".
"Il Male esiste e talvolta prevale. Nel corso del secolo passato abbiamo assistito allavanzata, che pareva inarrestabile, delle forze del Male. [...] Lattacco terroristico al cuore dellAmerica, che è un attacco a tutte le democrazie, ha sconvolto il mondo intero". Dal discorso del presidente Carlo Azeglio Ciampi durante la visita alla città di Gorizia del 16 settembre.
"Bush, rientrato alla Casa Bianca da Camp David, è tornato a parlare agli americani. La parola dordine rivolta ai suoi concittadini è: ricominciare. "Ricostruiremo in fretta New York" ha detto lex governatore del Texas "e lAmerica sarà stupita di come ricostruiremo in fretta la nostra città simbolo. Anche voi dovete tornare alle vostre occupazioni. Tornate al lavoro" ha insistito "e lavorate sodo, come avete sempre fatto. Come sta facendo e come continuerà a fare la mia amministrazione". Sulle tracce dei terroristi che "hanno colpito e sono fuggiti". Ora "il diavolo" si è nascosto ma lAmerica "lo stanerà dal suo rifugio e lo cancellerà"". Da La Stampa del 17 settembre.
Papa/1
Udienza a 22mila "chierichetti" (e "chierichette")
"Come sarebbe bello se qualcuno di voi potesse scoprire la vocazione al sacerdozio! Gesù Cristo ha urgente bisogno di giovani che si mettano a sua disposizione con generosità e senza riserve. Inoltre, il Signore non potrebbe chiamare anche luna o laltra di voi ragazze ad abbracciare la vita consacrata per servire la Chiesa e i fratelli?". Così Giovanni Paolo II il 1 agosto ricevendo in piazza San Pietro circa 22mila "ministranti", il termine attualmente usato per indicare quelli che una volta erano chiamati "chierichetti", provenienti da undici Paesi. La maggior parte (16.500) proveniva dalla Germania. Notevole il numero (la metà, secondo il Corriere della Sera del giorno dopo) delle "ministranti" di sesso femminile.
Papa/2
Wojtyla nomina 32 membri per il Sinodo di ottobre. Due dellOpus Dei
Il 24 agosto sono stati resi noti i nomi dei trentadue membri di nomina pontificia che partecipano alla X Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si celebra a ottobre a Roma. Due appartengono alla prelatura dellOpus Dei: il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima, e il vescovo spagnolo Javier Echevarría Rodríguez, attuale guida dellObra fondata dal beato Josemaría Escrivá de Balaguer.
Rabbino
I talebani discendono da una tribù ebraica
"Una parte dei talebani afghani, quelli almeno che appartengono alla stirpe dei patani, potrebbero essere i discendenti di una antica tribù ebraica andata dispersa in epoca biblica. Lo ha sostenuto in una intervista radio il rabbino Eliahu Avihail, che da quarantanni studia le similitudini fra riti ebraici e abitudini diffuse fra remote tribù nel Terzo mondo.
Secondo il rabbino, sui due lati del confine fra Afghanistan e Pakistan vivono 15 milioni di musulmani sunniti patani. I nomi di alcune tribù patane (Rabani, Ashuri, Yussuf-Sai) hanno assonanze ebraiche (Reuben, Asher, figli di Yossef).
Nelle sue ricerche antropologiche, Avihail ha appurato che come fra gli ebrei anziane donne patane accendono due candele il venerdì sera e i neonati maschi sono circoncisi allottavo giorno di vita.
Malgrado ripetuti sforzi, il rabbino non è riuscito a confermare voci secondo cui in alcune tribù patane circolerebbero amuleti con la scritta "Shemà Israel", "Ascolta, Israele"". DallAnsa del 25 settembre 2001.
Casa Bianca
Da "Giustizia infinita" a "Libertà duratura"
Loperazione militare in risposta agli attacchi terroristici che hanno colpito gli Stati Uniti l11 settembre è stata chiamata "Libertà duratura" (Enduring Freedom). Il 19 settembre la Cnn aveva rivelato che loperazione era stata "battezzata" "Giustizia infinita" (Infinite Justice), ma il giorno dopo lamministrazione Bush ha dichiarato di aver cambiato idea dopo aver preso atto delle obiezioni dei musulmani e dei fedeli di altre religioni secondo cui la "giustizia infinita" può essere assicurata solo da Dio, e non da un Paese o un apparato militare. Il nome "Libertà duratura" è stato reso noto il 25 settembre.
LOsservatore Romano
Il quietismo... di "qualche movimento di oggi"
LOsservatore Romano del 12 agosto con un articolo a firma di Paolo Risso ha rievocato la figura del beato Innocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, papa dal 1676 al 1689. Nel ricordare la bolla Coelestis Pastor, con cui il Pontefice condannò nel 1687 il quietismo di Molinos, Risso scrive: "Tra gli erranti più subdoli del suo tempo, il prete spagnolo Michele Molinos, con un suo fascino strano, insegna che per vivere in unione con Dio, basta abbandonarsi a Lui passivamente, senza bisogno di opere né di corrispondere con impegno alla Grazia. Il peccato, per Molinos, non è più offesa a Dio, ma solo una trappola dello spirito delle tenebre. È il quietismo, che conduce di fatto allimmoralità, a scusare ogni peccato, come purtroppo è affermato da certo pensiero pseudoteologico e da qualche movimento di oggi".
la Repubblica
Schola esoterico-massonica e il delitto di Arce
"Informai gli inquirenti che, a mio avviso, non era un delitto volontario ma che forse la morte di Serena poteva essere stata trasformata in una offerta rituale al demone di una... chiamiamola nota setta, più esattamente una schola esoterico-massonica, aperta alle donne, con cui probabilmente Serena era più o meno consapevolmente entrata in contatto". Così secondo la Repubblica (1 settembre), Gabriella Carlizzi, scrittrice ed esperta di cose esoteriche, ha inquadrato lomicidio della giovane Serena Mollicone uccisa ad Arce (Frosinone) nel giugno scorso. Per la Carlizzi, Serena, attraverso conoscenze dirette o indirette o su internet, avrebbe cercato qualche esperto per concludere una sua tesina sulla follia nella letteratura. "E la Schola esoterica della rosa rossa" ricorda "studia anche il superamento del disagio mentale attraverso il paranormale".
Polonia/1
Glemp difende la memoria di Wyszynski dalle critiche del settimanale cattolico di Cracovia
Gran parte dellomelia pronunciata dal cardinale di Varsavia Jozef Glemp il 15 agosto a Czestochowa è stata dedicata alla difesa della figura del suo predecessore, il cardinale Stefan Wyszynski. Ne ha dato notizia Avvenire del 17 agosto. La memoria del "primate del millennio" era stata infatti infangata dal settimanale cattolico di Cracovia Tygodnik Powszechny che ne aveva criticato il conservatorismo, il nazionalismo e limpermeabilità agli stimoli del Concilio Vaticano II, arrivando a scrivere che con Wyszynski "la religione universale dellamore è stata trasformata nella religione xenofoba di una tribù".
Polonia/2
Tracollo di Solidarnosc alle elezioni politiche. Vincono i postcomunisti
Netta affermazione dei postcomunisti nelle elezioni politiche celebrate in Polonia il 23 settembre. La coalizione imperniata sul partito socialdemocratico (Sld) supera il 41% dei voti e sfiora la maggioranza assoluta dei seggi. La coalizione imperniata su Solidarnosc, finora al governo, non entrerà invece in Parlamento non avendo superato il quorum dell8%. Prima del voto il Consiglio permanente dellepiscopato polacco aveva reso noto un messaggio, pubblicato anche sullOsservatore Romano del 19 settembre, in cui si invitava i cittadini a recarsi alle urne, forse temendo che una massiccia astensione potesse favorire lSld. In effetti a recarsi alle urne è stato meno del 47% degli elettori.
75 anni
Martini: presenterò la rinuncia. Ratzinger: norma corretta, ma flessibile
Durante la conferenza stampa di presentazione della sua lettera pastorale, l8 settembre, il cardinale Carlo Maria Martini ha risposto anche ad una domanda sul fatto che il prossimo febbraio compirà 75 anni. E ha detto: "Al compimento dei 75 anni, obbedendo al Concilio, presenterò la rinuncia. Un atto nongformale ma utile al rinnovamento, per dare nuovo slancio alla diocesi, nellapertura a persone nuove".
Sulle dichiarazioni di Martini è intervenuto, sollecitato dai giornalisti, il cardinale Joseph Ratzinger (anche lui compirà 75 anni nel 2002). Lo ha fatto a margine di un suo intervento a Cernobbio. La sera dell8 settembre il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha detto: "Martini ha una certa età, e la norma che lo riguarda è corretta, anche se va applicata in modo flessibile". Il giorno dopo, sempre sollecitato dai giornalisti, il porporato tedesco ha rilasciato le seguenti battute: "Questa vita è molto dura. Aspetto con impazienza il momento quando potrei ancora scrivere qualche libro. Sto facendo i preparativi, ma sono insufficienti. Lascio anchio comunque tutto alle decisioni del Santo Padre. Capisco bene il suo [del cardinale Martini] desiderio. Ambedue siamo stati professori, abbiamo fatto grande meditazione, e ritornare allo stato più meditativo è una cosa normale. Ma aspettiamo. Credo che almeno per un anno dovrà fare il vescovo di Milano e vediamo cosa decide il Santo Padre. Anche se penso che il Santo Padre rispetterà certamente il desiderio del cardinale, lultima parola è sua. Ma per ora aspettiamo, lasciamolo ancora a Milano".
Santa Sede
No al diaconato femminile
Il 17 settembre è stata pubblicata una notificazione delle Congregazioni per la dottrina della fede, per il culto divino e per il clero in cui si dice no al diaconato femminile. Nella notificazione, espressamente approvata dal Papa il 14 settembre, si legge: "Da taluni Paesi sono pervenute ai nostri Dicasteri alcune segnalazioni di programmazione e di svolgimento di corsi, direttamente o indirettamente finalizzati allordinazione diaconale delle donne. Si vengono così a determinare aspettative carenti di salda fondatezza dottrinale e che possono generare, pertanto, disorientamento pastorale". "Poiché" aggiunge la notificazione "lordinamento ecclesiale non prevede la possibilità di una tale ordinazione, non è lecito porre in atto iniziative che, in qua che modo, mirino a preparare candidate allordine diaconale". Il documento è firmato dai cardinali prefetti delle tre Congregazioni.
Sacro Collegio/1
Gli ottantanni di Tzadua e Arns
Il 25 agosto ha compiuto ottantanni il porporato Paulos Tzadua, arcivescovo di Addis Abeba dal 77 al 98, creato cardinale da Giovanni Paolo II nell85. Il 14 settembre ha raggiunto la medesima età Paulo Evaristo Arns, francescano, arcivescovo di São Paulo dal 70 al 98, creato cardinale da Paolo VI nel 73. Il numero dei cardinali elettori scende quindi a 130 su un totale di 179. Tra i porporati votanti quelli creati da Montini rimangono 9; i brasiliani (6) sono superati dai tedeschi (7); i francescani (5) vengono raggiunti dai gesuiti.
Sacro Collegio/2
Cardinali tedeschi divisi sullintervento americano contro i terroristi
"Pace, solidarietà, fratellanza, primato dellamore sullodio e sulle divisioni. Pace in risposta a quanti seminano odio e terrore e, specialmente, a chi parla di false guerre sante". Così il vaticanista Orazio La Rocca ha sintetizzato una sua intervista al cardinale Joseph Ratzinger pubblicata su la Repubblica del 23 settembre.
Due giorni dopo altri due porporati tedeschi, Karl Lehmann e Walter Kasper, sono intervenuti sullargomento, usando accenti differenti tra loro. Il primo, vescovo di Magonza e presidente dellepiscopato tedesco, ha dichiarato: "Sarebbe un fatale circolo vizioso se il torto compiuto venisse pareggiato con una nuova ingiustizia, anche se il crimine è così grave da gridare vendetta". Il secondo, presidente del pontificio Consiglio per la promozione dellunità dei cristiani, pur scongiurando che si compia "un bagno di sangue nellAfghanistan", si è detto daccordo che "bisogna bloccare i terroristi perché non proseguano con i loro crimini", aggiungendo che "bisogna intervenire altrimenti diventiamo tutti loro ostaggi".
Inglesi/1
Il cardinale Murphy-OConnor: la cristianità in Gran Bretagna "è stata quasi sgominata"
La cristianità in Gran Bretagna "è stata quasi sgominata". Questa affermazione, fatta dal cardinale di Westminster Cormac Murphy-OConnor durante la Conferenza nazionale dei sacerdoti il 5 settembre a Leeds, ha avuto ampia risonanza sui mass media britannici e italiani.
Inglesi/2
Per la prima volta un cattolico alla guida dei tories
Lo scozzese Iain Duncan Smith è stato eletto alla guida del partito conservatore britannico. Smith è il primo cattolico a guidare uno dei due principali partiti politici da quando, 172 anni fa, i fedeli al Papa riottennero i diritti politici. Duncan Smith appartiene alla corrente euroscettica del partito ed ha avuto tra i suoi sponsor Margaret Thatcher. Ex ufficiale delle guardie scozzesi, ha più affinità con le forze armate rispetto al ministro della Difesa laburista, lavvocato Geoff Hoon, tanto che a febbraio è riuscito a farsi ricevere prima di lui, grazie ai buoni uffici della lady di ferro, a Washington da Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa Usa.
Monete
Leuro moneta ufficiale vaticana. Jospin: nessun veto sulleffigie del Papa
Anche il Vaticano avrà leuro come sua moneta ufficiale. La decisione è stata formalizzata con una apposita legge promulgata il 26 luglio dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Anche le nuove monete avranno impressa leffigie del pontefice regnante. Nei mesi scorsi era circolata la notizia di un veto da parte della Francia sulluso di immagini religiose sulla nuova moneta europea. Da segnalare che Avvenire del 3 agosto ha pubblicato una lettera dellambasciatore francese presso la Santa Sede, Alain Dejammet, in cui si segnala che il premier transalpino Lionel Jospin ha fermamente smentito queste voci dichiarando: "Né il mio governo né la mia persona ha preso posizione sulle effigi nazionali. Del resto non abbiamo alcun titolo a farlo perché la riproduzione di tale effigie nazionale dipende esclusivamente dalla scelta di ciascuno Stato".
Otto per mille
I valdesi accederanno anche alle "quote non espresse"
Con un voto a maggioranza (104 favorevoli, 41 contrari, 8 astenuti) i deputati del Sinodo delle comunità valdesi e metodiste hanno deciso di accedere alla ripartizione dellotto per mille anche relativamente ai fondi non esplicitamente destinati dai contribuenti. Ne ha dato notizia lagenzia dei protestanti italiani Nev (5 settembre). I valdesi accedevano all8 per mille dal 91, ma con lesclusione appunto dal processo di ripartizione proporzionale delle quote non esplicitamente destinate dai contribuenti. Il cambiamento di rotta è motivato dal calo notevole del numero complessivo dei dichiaranti (da 31 milioni e 400mila a 25 milioni e 600mila) nonché del totale delle scelte espresse (da 12 a 10 milioni circa di firme) e conseguentemente del numero delle scelte a favore della Tavola valdese.
Prima dell11 settembre
Più visitatori a Roma nel 2001 che durante il Grande Giubileo
"Quando le porte sante sono state chiuse a gennaio, gli officiali del Vaticano si sono preparati per una tregua rispetto alle massicce folle di pellegrini dellanno giubilare. Ma otto mesi dopo le statistiche hanno confermato quello che molti sospettavano: invece che un attimo di respiro, Roma e il Vaticano stanno sperimentando un boom postgiubilare. Il numero di visitatori della Città eterna questanno è superiore del 15 per cento rispetto a quelli dello scorso anno, e secondo i negozianti romani stanno spendendo più dei parsimoniosi pellegrini. Circa 2,5 milioni di persone hanno visitato i Musei Vaticani nei primi otto mesi del 2001, più del cinque per cento in più rispetto allo stesso periodo dellAnno Santo". Lo ha scritto il Catholic News Service, lagenzia stampa dellepiscopato Usa, in una corrispondenza da Roma del 31 agosto.
Diplomazia/1
Santa Sede ratifica il trattato di interdizione degli esperimenti nucleari
Il 18 luglio la Santa Sede ha ratificato il trattato sullinterdizione globale degli esperimenti nucleari. Il trattato in questione era stato adottato dallAssemblea generale dellOnu il 10 settembre 1996 ed era stato firmato dalla Santa Sede il 24 settembre successivo.
Diplomazia/2
Nuovi nunzi in Bielorussia, Malta e Libia
Il 28 luglio lo sloveno Ivan Jurkovic, 49 anni, è stato nominato nunzio apostolico in Bielorussia. Nel servizio diplomatico della Santa Sede dall84, il neoarcivescovo ha prestato servizio in Corea, Colombia, Russia e, da ultimo, nella seconda sezione della Segreteria di Stato.
L8 agosto Luigi Conti, nato 72 anni fa a Frosinone, è stato eletto nunzio a Malta e Libia. Da due anni era nunzio in Turchia e Turkmenistan e in precedenza era stato rappresentante pontificio in Ecuador (87-91) e Honduras (91-99).
Diplomazia/3
Nuovi ambasciatori di Irlanda, Usa, Armenia e Kazakistan presso la Santa Sede
Il 7 settembre ha presentato le lettere credenziali il nuovo ambasciatore dIrlanda presso la Santa Sede. Si tratta di Bernard Davenport, 62 anni, già ambasciatore in Argentina (89-96) e Svizzera (96- 01).
Il 13 settembre, appena due giorni dopo la tragedia che ha colpito gli Usa, è stata la volta del nuovo rappresentante di Washington: Jim Nicholson, 63 anni, cattolico, dal 97 presidente del Comitato nazionale del Partito repubblicano.
Pochi giorni prima del suo 95° viaggio internazionale che lo ha portato in Armenia e Kazakistan, il Papa ha ricevuto le lettere credenziali dei nuovi rappresentanti di Erewan (15 settembre) e Astana (17 settembre). Sono, rispettivamente: Edward Nalbandian, 45 anni, già ambasciatore in Egitto e, dal 99, in Francia; Nurlan Danenov, 50 anni, già ambasciatore in Francia e attualmente in Svizzera.
Italia
Lafranconi vescovo di Cremona
L8 settembre Dante Lafranconi, 61 anni, è stato nominato nuovo vescovo di Cremona. Prende il posto di Giulio Nicolini prematuramente scomparso il 19 giugno scorso. Lafranconi, originario di Mondello del Lario (diocesi di Como e provincia di Lecco), dal 91 era vescovo di Savona-Noli. È presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia.
La Vanguardia
Riccardi, figlio del maggio francese
Andrea Riccardi, hijo del mayo francés. Con questo titolo il quotidiano catalano La Vanguardia ha pubblicato un simpatico ritratto del fondatore della Comunità di SantEgidio. Lo ha fatto il 2 settembre, quando a Barcellona si è celebrato il XV incontro internazionale di preghiera per la pace organizzato dalla realtà ecclesiale nata nel 1968.
Libri/1
Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani
Per chi vuole avventurarsi nella storia dei libri della tradizione cristiana è arrivata in libreria lopera di Giovanni Maria Vian Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani_(Carocci editore, pp. 340). Vian, professore alla facoltà di Lettere dellUniversità di Roma La Sapienza, nella conclusione non manca di denunciare il "declino in apparenza inarrestabile della conoscenza delle lingue classiche" nonché "la rovinosa decadenza della grande tradizione culturale ecclesiastica, visibile soprattutto nellultimo trentennio del Novecento in ambito cattolico..." (p. 258).
Libri/2
Strenne cardinalizie da Ratzinger e Tettamanzi
Le edizioni San Paolo mandano in libreria un nuovo volume del cardinale Joseph Ratzinger: si tratta in verità di un colloquio con il giornalista Peter Seewald (Dio e il mondo, pp. 425). Nellopera il porporato tedesco ritorna sullesigenza di una riforma della riforma liturgica auspicando anche un certo recupero della lingua latina (p. 381: "Il servizio della parola dovrebbe essere tenuto in ogni caso nella lingua madre, ma ci dovrebbe anche essere una parte recitata in latino che garantisca la possibilità di ritrovarci in qualcosa che ci unisce").
Quasi in contemporanea con Ratzinger anche Dionigi Tettamanzi manda in libreria la sua ultima fatica: I comandamenti (Mondadori, pp. 165). Anche in questo caso si tratta di un libro-intervista, scritto insieme al giornalista Saverio Gaeta.
Libri/3
Fascicolo speciale di Limes su La guerra del terrore
È in edicola il numero speciale di Limes su La guerra del terrore. Da segnalare lintervento di Giulietto Chiesa, titolato Cerchiamo la cupola non la rete islamica, che così conclude larticolo: "Lidentikit collettivo di questa cupola sembra essere questo: ottimi conoscitori dellOccidente, altrettanto ottimi conoscitori della disperazione sociale del Sud del mondo, manipolatori brillanti del fanatismo religioso islamico, straordinariamente ricchi, frequentatori dei più esclusivi circoli finanziari internazionali, dotati di unalta capacità di insider trading, con accesso a informazioni riservate di carattere politico, diplomatico e militare. Un ritratto collettivo di un gruppo non vasto di persone, in cui non è difficile ipotizzare la compresenza di alti finanzieri del petrolio; membri di regimi insospettabûlmente amici dellOccidente, che hanno fatto i loro calcoli e sono giunti alla conclusione che la sua protezione non sarà sufficiente a garantire le loro ricchezze, il loro potere e perfino la loro vita; feroci rampolli di dinastie minacciate; commercianti miliardari che vivono nel mercato capitalistico senza essersi mai convertiti alle idee dellOccidente; tutti mescolati, anzi fusi, in una organizzazione segreta micidiale insieme ai teorici del jihad. Insomma una cellula impazzita della globalizzazione. Osama bin Laden può essere forse lo è uno di loro. Il suo ritratto e la sua biografia corrispondono a molti di questi indizi. Ma non è lunico e probabilmente non il più importante. Bombardare Kabul o anche Baghdad non servirà a colpirli. Con la stessa logica hollywoodiana si dovrebbero bombardare Islamabad e Riyadh, Il Cairo e Amman, e anche qualche capitale europea, dove banchieri e broker cristiani hanno lavorato, con vari gradi di consapevolezza, per quella causa, e dove la cupola ha probabilmente alcuni dei suoi uffici".
Liberaci dal Maligno
Dopo la tragedia che ha colpito gli Stati Uniti l11 settembre non è mancato chi, in campo ecclesiastico ma anche laico, ha evocato la figura del diavolo, del Male. Eccone alcuni esempi.
"Una violenza così superiore ad ogni immaginazione, che molti vi hanno riconosciuto una manifestazione della realtà diabolica del Male". Dalla dichiarazione rilasciata a Radio Vaticana il 12 settembre da padre Federico Lombardi, direttore dellemittente.
"Menti diaboliche hanno effettuato e stanno perseguendo crimini mostruosi che fanno sprofondare lumanità in un inimmaginabile clima di guerra". Dallarticolo di prima pagina dellOsservatore Romano del 12 settembre.
Anche il direttore di 30Giorni in unintervista alla Stampa del 13 settembre, accennando alla meraviglia degli americani circa il destino di Saddam Hussein dopo la guerra del Golfo, dice: "Ma come, quello è il diavolo e lo lasciano lì?". "A soli tre giorni di distanza gli americani non possono collocare questi eventi nella distanza della storia, ma la nostra responsabilità nella storia è già chiara: rispondere a questi attacchi e liberare il mondo dal diavolo". Dallintervento di George W. Bush al "National day of prayer and remembrance" del 14 settembre, pubblicato dalla Stampa come editoriale del giorno dopo dal titolo Libereremo il mondo dal diavolo.
"Abbiamo visto il Male molto da vicino e facciamo fatica a capire". Dal messaggio del cardinale di New York Edward Michael Egan alle parrocchie della sua diocesi (Avvenire, 16 settembre).
"Il male deve essere punito". Così Vladimir Putin durante una sua visita in Armenia (da La Stampa del 16 settembre). Per il presidente russo lattacco dell11 settembre "è paragonabile a quanto hanno fatto i nazisti".
"Il Male esiste e talvolta prevale. Nel corso del secolo passato abbiamo assistito allavanzata, che pareva inarrestabile, delle forze del Male. [...] Lattacco terroristico al cuore dellAmerica, che è un attacco a tutte le democrazie, ha sconvolto il mondo intero". Dal discorso del presidente Carlo Azeglio Ciampi durante la visita alla città di Gorizia del 16 settembre.
"Bush, rientrato alla Casa Bianca da Camp David, è tornato a parlare agli americani. La parola dordine rivolta ai suoi concittadini è: ricominciare. "Ricostruiremo in fretta New York" ha detto lex governatore del Texas "e lAmerica sarà stupita di come ricostruiremo in fretta la nostra città simbolo. Anche voi dovete tornare alle vostre occupazioni. Tornate al lavoro" ha insistito "e lavorate sodo, come avete sempre fatto. Come sta facendo e come continuerà a fare la mia amministrazione". Sulle tracce dei terroristi che "hanno colpito e sono fuggiti". Ora "il diavolo" si è nascosto ma lAmerica "lo stanerà dal suo rifugio e lo cancellerà"". Da La Stampa del 17 settembre.
Papa/1
Udienza a 22mila "chierichetti" (e "chierichette")
"Come sarebbe bello se qualcuno di voi potesse scoprire la vocazione al sacerdozio! Gesù Cristo ha urgente bisogno di giovani che si mettano a sua disposizione con generosità e senza riserve. Inoltre, il Signore non potrebbe chiamare anche luna o laltra di voi ragazze ad abbracciare la vita consacrata per servire la Chiesa e i fratelli?". Così Giovanni Paolo II il 1 agosto ricevendo in piazza San Pietro circa 22mila "ministranti", il termine attualmente usato per indicare quelli che una volta erano chiamati "chierichetti", provenienti da undici Paesi. La maggior parte (16.500) proveniva dalla Germania. Notevole il numero (la metà, secondo il Corriere della Sera del giorno dopo) delle "ministranti" di sesso femminile.
Papa/2
Wojtyla nomina 32 membri per il Sinodo di ottobre. Due dellOpus Dei
Il 24 agosto sono stati resi noti i nomi dei trentadue membri di nomina pontificia che partecipano alla X Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si celebra a ottobre a Roma. Due appartengono alla prelatura dellOpus Dei: il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima, e il vescovo spagnolo Javier Echevarría Rodríguez, attuale guida dellObra fondata dal beato Josemaría Escrivá de Balaguer.
Rabbino
I talebani discendono da una tribù ebraica
"Una parte dei talebani afghani, quelli almeno che appartengono alla stirpe dei patani, potrebbero essere i discendenti di una antica tribù ebraica andata dispersa in epoca biblica. Lo ha sostenuto in una intervista radio il rabbino Eliahu Avihail, che da quarantanni studia le similitudini fra riti ebraici e abitudini diffuse fra remote tribù nel Terzo mondo.
Secondo il rabbino, sui due lati del confine fra Afghanistan e Pakistan vivono 15 milioni di musulmani sunniti patani. I nomi di alcune tribù patane (Rabani, Ashuri, Yussuf-Sai) hanno assonanze ebraiche (Reuben, Asher, figli di Yossef).
Nelle sue ricerche antropologiche, Avihail ha appurato che come fra gli ebrei anziane donne patane accendono due candele il venerdì sera e i neonati maschi sono circoncisi allottavo giorno di vita.
Malgrado ripetuti sforzi, il rabbino non è riuscito a confermare voci secondo cui in alcune tribù patane circolerebbero amuleti con la scritta "Shemà Israel", "Ascolta, Israele"". DallAnsa del 25 settembre 2001.
Casa Bianca
Da "Giustizia infinita" a "Libertà duratura"
Loperazione militare in risposta agli attacchi terroristici che hanno colpito gli Stati Uniti l11 settembre è stata chiamata "Libertà duratura" (Enduring Freedom). Il 19 settembre la Cnn aveva rivelato che loperazione era stata "battezzata" "Giustizia infinita" (Infinite Justice), ma il giorno dopo lamministrazione Bush ha dichiarato di aver cambiato idea dopo aver preso atto delle obiezioni dei musulmani e dei fedeli di altre religioni secondo cui la "giustizia infinita" può essere assicurata solo da Dio, e non da un Paese o un apparato militare. Il nome "Libertà duratura" è stato reso noto il 25 settembre.
LOsservatore Romano
Il quietismo... di "qualche movimento di oggi"
LOsservatore Romano del 12 agosto con un articolo a firma di Paolo Risso ha rievocato la figura del beato Innocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, papa dal 1676 al 1689. Nel ricordare la bolla Coelestis Pastor, con cui il Pontefice condannò nel 1687 il quietismo di Molinos, Risso scrive: "Tra gli erranti più subdoli del suo tempo, il prete spagnolo Michele Molinos, con un suo fascino strano, insegna che per vivere in unione con Dio, basta abbandonarsi a Lui passivamente, senza bisogno di opere né di corrispondere con impegno alla Grazia. Il peccato, per Molinos, non è più offesa a Dio, ma solo una trappola dello spirito delle tenebre. È il quietismo, che conduce di fatto allimmoralità, a scusare ogni peccato, come purtroppo è affermato da certo pensiero pseudoteologico e da qualche movimento di oggi".
la Repubblica
Schola esoterico-massonica e il delitto di Arce
"Informai gli inquirenti che, a mio avviso, non era un delitto volontario ma che forse la morte di Serena poteva essere stata trasformata in una offerta rituale al demone di una... chiamiamola nota setta, più esattamente una schola esoterico-massonica, aperta alle donne, con cui probabilmente Serena era più o meno consapevolmente entrata in contatto". Così secondo la Repubblica (1 settembre), Gabriella Carlizzi, scrittrice ed esperta di cose esoteriche, ha inquadrato lomicidio della giovane Serena Mollicone uccisa ad Arce (Frosinone) nel giugno scorso. Per la Carlizzi, Serena, attraverso conoscenze dirette o indirette o su internet, avrebbe cercato qualche esperto per concludere una sua tesina sulla follia nella letteratura. "E la Schola esoterica della rosa rossa" ricorda "studia anche il superamento del disagio mentale attraverso il paranormale".
Polonia/1
Glemp difende la memoria di Wyszynski dalle critiche del settimanale cattolico di Cracovia
Gran parte dellomelia pronunciata dal cardinale di Varsavia Jozef Glemp il 15 agosto a Czestochowa è stata dedicata alla difesa della figura del suo predecessore, il cardinale Stefan Wyszynski. Ne ha dato notizia Avvenire del 17 agosto. La memoria del "primate del millennio" era stata infatti infangata dal settimanale cattolico di Cracovia Tygodnik Powszechny che ne aveva criticato il conservatorismo, il nazionalismo e limpermeabilità agli stimoli del Concilio Vaticano II, arrivando a scrivere che con Wyszynski "la religione universale dellamore è stata trasformata nella religione xenofoba di una tribù".
Polonia/2
Tracollo di Solidarnosc alle elezioni politiche. Vincono i postcomunisti
Netta affermazione dei postcomunisti nelle elezioni politiche celebrate in Polonia il 23 settembre. La coalizione imperniata sul partito socialdemocratico (Sld) supera il 41% dei voti e sfiora la maggioranza assoluta dei seggi. La coalizione imperniata su Solidarnosc, finora al governo, non entrerà invece in Parlamento non avendo superato il quorum dell8%. Prima del voto il Consiglio permanente dellepiscopato polacco aveva reso noto un messaggio, pubblicato anche sullOsservatore Romano del 19 settembre, in cui si invitava i cittadini a recarsi alle urne, forse temendo che una massiccia astensione potesse favorire lSld. In effetti a recarsi alle urne è stato meno del 47% degli elettori.
75 anni
Martini: presenterò la rinuncia. Ratzinger: norma corretta, ma flessibile
Durante la conferenza stampa di presentazione della sua lettera pastorale, l8 settembre, il cardinale Carlo Maria Martini ha risposto anche ad una domanda sul fatto che il prossimo febbraio compirà 75 anni. E ha detto: "Al compimento dei 75 anni, obbedendo al Concilio, presenterò la rinuncia. Un atto nongformale ma utile al rinnovamento, per dare nuovo slancio alla diocesi, nellapertura a persone nuove".
Sulle dichiarazioni di Martini è intervenuto, sollecitato dai giornalisti, il cardinale Joseph Ratzinger (anche lui compirà 75 anni nel 2002). Lo ha fatto a margine di un suo intervento a Cernobbio. La sera dell8 settembre il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha detto: "Martini ha una certa età, e la norma che lo riguarda è corretta, anche se va applicata in modo flessibile". Il giorno dopo, sempre sollecitato dai giornalisti, il porporato tedesco ha rilasciato le seguenti battute: "Questa vita è molto dura. Aspetto con impazienza il momento quando potrei ancora scrivere qualche libro. Sto facendo i preparativi, ma sono insufficienti. Lascio anchio comunque tutto alle decisioni del Santo Padre. Capisco bene il suo [del cardinale Martini] desiderio. Ambedue siamo stati professori, abbiamo fatto grande meditazione, e ritornare allo stato più meditativo è una cosa normale. Ma aspettiamo. Credo che almeno per un anno dovrà fare il vescovo di Milano e vediamo cosa decide il Santo Padre. Anche se penso che il Santo Padre rispetterà certamente il desiderio del cardinale, lultima parola è sua. Ma per ora aspettiamo, lasciamolo ancora a Milano".
Santa Sede
No al diaconato femminile
Il 17 settembre è stata pubblicata una notificazione delle Congregazioni per la dottrina della fede, per il culto divino e per il clero in cui si dice no al diaconato femminile. Nella notificazione, espressamente approvata dal Papa il 14 settembre, si legge: "Da taluni Paesi sono pervenute ai nostri Dicasteri alcune segnalazioni di programmazione e di svolgimento di corsi, direttamente o indirettamente finalizzati allordinazione diaconale delle donne. Si vengono così a determinare aspettative carenti di salda fondatezza dottrinale e che possono generare, pertanto, disorientamento pastorale". "Poiché" aggiunge la notificazione "lordinamento ecclesiale non prevede la possibilità di una tale ordinazione, non è lecito porre in atto iniziative che, in qua che modo, mirino a preparare candidate allordine diaconale". Il documento è firmato dai cardinali prefetti delle tre Congregazioni.
Sacro Collegio/1
Gli ottantanni di Tzadua e Arns
Il 25 agosto ha compiuto ottantanni il porporato Paulos Tzadua, arcivescovo di Addis Abeba dal 77 al 98, creato cardinale da Giovanni Paolo II nell85. Il 14 settembre ha raggiunto la medesima età Paulo Evaristo Arns, francescano, arcivescovo di São Paulo dal 70 al 98, creato cardinale da Paolo VI nel 73. Il numero dei cardinali elettori scende quindi a 130 su un totale di 179. Tra i porporati votanti quelli creati da Montini rimangono 9; i brasiliani (6) sono superati dai tedeschi (7); i francescani (5) vengono raggiunti dai gesuiti.
Sacro Collegio/2
Cardinali tedeschi divisi sullintervento americano contro i terroristi
"Pace, solidarietà, fratellanza, primato dellamore sullodio e sulle divisioni. Pace in risposta a quanti seminano odio e terrore e, specialmente, a chi parla di false guerre sante". Così il vaticanista Orazio La Rocca ha sintetizzato una sua intervista al cardinale Joseph Ratzinger pubblicata su la Repubblica del 23 settembre.
Due giorni dopo altri due porporati tedeschi, Karl Lehmann e Walter Kasper, sono intervenuti sullargomento, usando accenti differenti tra loro. Il primo, vescovo di Magonza e presidente dellepiscopato tedesco, ha dichiarato: "Sarebbe un fatale circolo vizioso se il torto compiuto venisse pareggiato con una nuova ingiustizia, anche se il crimine è così grave da gridare vendetta". Il secondo, presidente del pontificio Consiglio per la promozione dellunità dei cristiani, pur scongiurando che si compia "un bagno di sangue nellAfghanistan", si è detto daccordo che "bisogna bloccare i terroristi perché non proseguano con i loro crimini", aggiungendo che "bisogna intervenire altrimenti diventiamo tutti loro ostaggi".
Inglesi/1
Il cardinale Murphy-OConnor: la cristianità in Gran Bretagna "è stata quasi sgominata"
La cristianità in Gran Bretagna "è stata quasi sgominata". Questa affermazione, fatta dal cardinale di Westminster Cormac Murphy-OConnor durante la Conferenza nazionale dei sacerdoti il 5 settembre a Leeds, ha avuto ampia risonanza sui mass media britannici e italiani.
Inglesi/2
Per la prima volta un cattolico alla guida dei tories
Lo scozzese Iain Duncan Smith è stato eletto alla guida del partito conservatore britannico. Smith è il primo cattolico a guidare uno dei due principali partiti politici da quando, 172 anni fa, i fedeli al Papa riottennero i diritti politici. Duncan Smith appartiene alla corrente euroscettica del partito ed ha avuto tra i suoi sponsor Margaret Thatcher. Ex ufficiale delle guardie scozzesi, ha più affinità con le forze armate rispetto al ministro della Difesa laburista, lavvocato Geoff Hoon, tanto che a febbraio è riuscito a farsi ricevere prima di lui, grazie ai buoni uffici della lady di ferro, a Washington da Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa Usa.
Monete
Leuro moneta ufficiale vaticana. Jospin: nessun veto sulleffigie del Papa
Anche il Vaticano avrà leuro come sua moneta ufficiale. La decisione è stata formalizzata con una apposita legge promulgata il 26 luglio dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Anche le nuove monete avranno impressa leffigie del pontefice regnante. Nei mesi scorsi era circolata la notizia di un veto da parte della Francia sulluso di immagini religiose sulla nuova moneta europea. Da segnalare che Avvenire del 3 agosto ha pubblicato una lettera dellambasciatore francese presso la Santa Sede, Alain Dejammet, in cui si segnala che il premier transalpino Lionel Jospin ha fermamente smentito queste voci dichiarando: "Né il mio governo né la mia persona ha preso posizione sulle effigi nazionali. Del resto non abbiamo alcun titolo a farlo perché la riproduzione di tale effigie nazionale dipende esclusivamente dalla scelta di ciascuno Stato".
Otto per mille
I valdesi accederanno anche alle "quote non espresse"
Con un voto a maggioranza (104 favorevoli, 41 contrari, 8 astenuti) i deputati del Sinodo delle comunità valdesi e metodiste hanno deciso di accedere alla ripartizione dellotto per mille anche relativamente ai fondi non esplicitamente destinati dai contribuenti. Ne ha dato notizia lagenzia dei protestanti italiani Nev (5 settembre). I valdesi accedevano all8 per mille dal 91, ma con lesclusione appunto dal processo di ripartizione proporzionale delle quote non esplicitamente destinate dai contribuenti. Il cambiamento di rotta è motivato dal calo notevole del numero complessivo dei dichiaranti (da 31 milioni e 400mila a 25 milioni e 600mila) nonché del totale delle scelte espresse (da 12 a 10 milioni circa di firme) e conseguentemente del numero delle scelte a favore della Tavola valdese.
Prima dell11 settembre
Più visitatori a Roma nel 2001 che durante il Grande Giubileo
"Quando le porte sante sono state chiuse a gennaio, gli officiali del Vaticano si sono preparati per una tregua rispetto alle massicce folle di pellegrini dellanno giubilare. Ma otto mesi dopo le statistiche hanno confermato quello che molti sospettavano: invece che un attimo di respiro, Roma e il Vaticano stanno sperimentando un boom postgiubilare. Il numero di visitatori della Città eterna questanno è superiore del 15 per cento rispetto a quelli dello scorso anno, e secondo i negozianti romani stanno spendendo più dei parsimoniosi pellegrini. Circa 2,5 milioni di persone hanno visitato i Musei Vaticani nei primi otto mesi del 2001, più del cinque per cento in più rispetto allo stesso periodo dellAnno Santo". Lo ha scritto il Catholic News Service, lagenzia stampa dellepiscopato Usa, in una corrispondenza da Roma del 31 agosto.
Diplomazia/1
Santa Sede ratifica il trattato di interdizione degli esperimenti nucleari
Il 18 luglio la Santa Sede ha ratificato il trattato sullinterdizione globale degli esperimenti nucleari. Il trattato in questione era stato adottato dallAssemblea generale dellOnu il 10 settembre 1996 ed era stato firmato dalla Santa Sede il 24 settembre successivo.
Diplomazia/2
Nuovi nunzi in Bielorussia, Malta e Libia
Il 28 luglio lo sloveno Ivan Jurkovic, 49 anni, è stato nominato nunzio apostolico in Bielorussia. Nel servizio diplomatico della Santa Sede dall84, il neoarcivescovo ha prestato servizio in Corea, Colombia, Russia e, da ultimo, nella seconda sezione della Segreteria di Stato.
L8 agosto Luigi Conti, nato 72 anni fa a Frosinone, è stato eletto nunzio a Malta e Libia. Da due anni era nunzio in Turchia e Turkmenistan e in precedenza era stato rappresentante pontificio in Ecuador (87-91) e Honduras (91-99).
Diplomazia/3
Nuovi ambasciatori di Irlanda, Usa, Armenia e Kazakistan presso la Santa Sede
Il 7 settembre ha presentato le lettere credenziali il nuovo ambasciatore dIrlanda presso la Santa Sede. Si tratta di Bernard Davenport, 62 anni, già ambasciatore in Argentina (89-96) e Svizzera (96- 01).
Il 13 settembre, appena due giorni dopo la tragedia che ha colpito gli Usa, è stata la volta del nuovo rappresentante di Washington: Jim Nicholson, 63 anni, cattolico, dal 97 presidente del Comitato nazionale del Partito repubblicano.
Pochi giorni prima del suo 95° viaggio internazionale che lo ha portato in Armenia e Kazakistan, il Papa ha ricevuto le lettere credenziali dei nuovi rappresentanti di Erewan (15 settembre) e Astana (17 settembre). Sono, rispettivamente: Edward Nalbandian, 45 anni, già ambasciatore in Egitto e, dal 99, in Francia; Nurlan Danenov, 50 anni, già ambasciatore in Francia e attualmente in Svizzera.
Italia
Lafranconi vescovo di Cremona
L8 settembre Dante Lafranconi, 61 anni, è stato nominato nuovo vescovo di Cremona. Prende il posto di Giulio Nicolini prematuramente scomparso il 19 giugno scorso. Lafranconi, originario di Mondello del Lario (diocesi di Como e provincia di Lecco), dal 91 era vescovo di Savona-Noli. È presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia.
La Vanguardia
Riccardi, figlio del maggio francese
Andrea Riccardi, hijo del mayo francés. Con questo titolo il quotidiano catalano La Vanguardia ha pubblicato un simpatico ritratto del fondatore della Comunità di SantEgidio. Lo ha fatto il 2 settembre, quando a Barcellona si è celebrato il XV incontro internazionale di preghiera per la pace organizzato dalla realtà ecclesiale nata nel 1968.
Libri/1
Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani
Per chi vuole avventurarsi nella storia dei libri della tradizione cristiana è arrivata in libreria lopera di Giovanni Maria Vian Bibliotheca divina. Filologia e storia dei testi cristiani_(Carocci editore, pp. 340). Vian, professore alla facoltà di Lettere dellUniversità di Roma La Sapienza, nella conclusione non manca di denunciare il "declino in apparenza inarrestabile della conoscenza delle lingue classiche" nonché "la rovinosa decadenza della grande tradizione culturale ecclesiastica, visibile soprattutto nellultimo trentennio del Novecento in ambito cattolico..." (p. 258).
Libri/2
Strenne cardinalizie da Ratzinger e Tettamanzi
Le edizioni San Paolo mandano in libreria un nuovo volume del cardinale Joseph Ratzinger: si tratta in verità di un colloquio con il giornalista Peter Seewald (Dio e il mondo, pp. 425). Nellopera il porporato tedesco ritorna sullesigenza di una riforma della riforma liturgica auspicando anche un certo recupero della lingua latina (p. 381: "Il servizio della parola dovrebbe essere tenuto in ogni caso nella lingua madre, ma ci dovrebbe anche essere una parte recitata in latino che garantisca la possibilità di ritrovarci in qualcosa che ci unisce").
Quasi in contemporanea con Ratzinger anche Dionigi Tettamanzi manda in libreria la sua ultima fatica: I comandamenti (Mondadori, pp. 165). Anche in questo caso si tratta di un libro-intervista, scritto insieme al giornalista Saverio Gaeta.
Libri/3
Fascicolo speciale di Limes su La guerra del terrore
È in edicola il numero speciale di Limes su La guerra del terrore. Da segnalare lintervento di Giulietto Chiesa, titolato Cerchiamo la cupola non la rete islamica, che così conclude larticolo: "Lidentikit collettivo di questa cupola sembra essere questo: ottimi conoscitori dellOccidente, altrettanto ottimi conoscitori della disperazione sociale del Sud del mondo, manipolatori brillanti del fanatismo religioso islamico, straordinariamente ricchi, frequentatori dei più esclusivi circoli finanziari internazionali, dotati di unalta capacità di insider trading, con accesso a informazioni riservate di carattere politico, diplomatico e militare. Un ritratto collettivo di un gruppo non vasto di persone, in cui non è difficile ipotizzare la compresenza di alti finanzieri del petrolio; membri di regimi insospettabûlmente amici dellOccidente, che hanno fatto i loro calcoli e sono giunti alla conclusione che la sua protezione non sarà sufficiente a garantire le loro ricchezze, il loro potere e perfino la loro vita; feroci rampolli di dinastie minacciate; commercianti miliardari che vivono nel mercato capitalistico senza essersi mai convertiti alle idee dellOccidente; tutti mescolati, anzi fusi, in una organizzazione segreta micidiale insieme ai teorici del jihad. Insomma una cellula impazzita della globalizzazione. Osama bin Laden può essere forse lo è uno di loro. Il suo ritratto e la sua biografia corrispondono a molti di questi indizi. Ma non è lunico e probabilmente non il più importante. Bombardare Kabul o anche Baghdad non servirà a colpirli. Con la stessa logica hollywoodiana si dovrebbero bombardare Islamabad e Riyadh, Il Cairo e Amman, e anche qualche capitale europea, dove banchieri e broker cristiani hanno lavorato, con vari gradi di consapevolezza, per quella causa, e dove la cupola ha probabilmente alcuni dei suoi uffici".